Cronaca / Circondario
Lunedì 25 Agosto 2014
Civate: «Va punito chi evade
Controlli sulle tasse»
La minoranza in consiglio comunale di Civate chiede l’istituzione di un organo di controllo sul comportamento fiscale dei cittadini
«Tasse in aumento e nessun controllo su chi le paga»: l’opposizione ha aperto il dibattito sulla «mancanza di un organo di controllo affinché tutti paghino il giusto».
«La verifica sull’evasione, l’elusione, gli errori o le dimenticanze è uno strumento essenziale – secondo “Civate che vorrei” – per assicurare alla collettività l’equità sociale». In parole ancora più semplici: «Non si può rischiare che, alla lunga, passi l’idea di pagare il minimo indispensabile a cavarsela: poi, se mai qualcuno verificherà e chiederà, si verserà il resto. Da parte nostra – ha insistito il gruppo – c’è la massima collaborazione alla concreta istituzione di questo organo, ma finora notiamo che la sollecitazione non ha prodotto le reazioni sperate da parte dell’amministrazione. L’equità, ovvero pagare tutti per pagare il giusto e magari finalmente anche meno, è un obiettivo al quale teniamo particolarmente: tuttavia, la collaborazione deve essere da ambo le parti».
Il sindaco Baldassare Mauri conferma che «anche da parte dell’amministrazione c’è la massima attenzione sul problema, ma con la difficoltà concreta del personale municipale già subissato di adempimenti e nell’arcinota impossibilità di assumere. Aggiungiamo che, tra il 1998 e il 2000, l’amministrazione di allora affidò a un’azienda esterna un’attività di verifica finalizzata anche a creare una banca-dati dei contribuenti civatesi, la quale sarebbe tornata molto utile: invece, la società se ne andò senza fornirla. A nostra volta abbiamo preso recentemente contatti con un’altra azienda; è chiaro – sottolinea Mauri – che se trovasse conferma la tesi del 15% circa di evasione (per quanto perlopiù in buona fede o per dimenticanza) sarebbero soldi e certo non li disdegniamo».
L’opposizione incalza: «Accertare è prioritario: è inaccettabile che si continuino ad alzare o aggiungere tasse che pagano poi sempre quelli, anziché andare a individuare chi non paga nemmeno le imposte già preesistenti o copia ogni volta il modulo dell’anno prima, incurante delle modifiche o degli aggiornamenti».
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