Cronaca / Circondario
Lunedì 17 Febbraio 2014
Civate e il piano cave
«Vigileremo in Regione»
Il Coordinamento ambientalista non abbassa la guardia dopo il passaggio provinciale
«A chi voleva “salvare un’azienda sana” diciamo: il problema non era la materia prima»
Civate - Il Coordinamento Cornizzolo fa il punto, dopo la recente seduta del consiglio provinciale durante la quale è stato adottato definitivamente il nuovo “Piano cave” del Lecchese, al termine di un iter iniziato nel marzo del 2011.
Allora, tra le minacce ritenute peggiori, spiccava l’autorizzazione a cavare nuovamente sul monte Cornizzolo, prospettiva alla quale il Coordinamento ha reagito mobilitando una vasta area, decine di associazioni e promuovendo una petizione da quasi 12 mila firme. Ultimamente, il Cornizzolo è uscito di scena.
«Da parte nostra vigileremo e faremo pressioni durante l’iter regionale di approvazione di questo stesso Piano affinché non avvengano blitz alle spalle del nostro territorio».
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