Cronaca / Lecco città
Lunedì 29 Settembre 2014
Cisl Lecco: «Tfr in busta paga?
No, meglio la previdenza»
Valerio Colleoni (Cisl Lecco): «La previdenza complementare integrativa è il miglior modo di destinare il trattamento di fine rapporto, e quindi di permettere ai lavoratori di tutelare il loro futuro»
«La previdenza complementare integrativa è il miglior modo di destinare il trattamento di fine rapporto, e quindi di permettere ai lavoratori di tutelare il loro futuro».
L’osservazione è di Valerio Colleoni, segretario generale aggiunto della Cisl Lecco Monza.
Colleoni interviene nel dibattito che è nato dopo che il Governo ha avanzato l’ipotesi di consentire ai lavoratori dipendenti di chiedere alle aziende l’inserimento in busta paga del Tfr maturato nell’anno.
Secondo Colleoni, «la previdenza complementare integrativa è il miglior modo di destinare il Tfr, e quindi di permettere ai lavoratori di tutelare il loro futuro. Le attuali norme sulle pensioni prevedono un sistema contributivo, che se non verrà modificato, produrrà nuovi poveri fra 20-30 anni, finanziariamente e politicamente dopodomani».
Il sindacalista della Cisl ricorda: «La previdenza integrativa, che il 21% dei lavoratori ha già, deve essere estesa a tutti i lavoratori se vogliamo mantenere anche alle generazioni future una parte del benessere dei decenni passati. La misura che propone il primo ministro Matteo Renzi, non nuova peraltro, usa i soldi dei lavoratori, che adoperano le imprese o che vanno all’Inps, per dare l’impressione di poter spendere di più oggi e di essere più poveri domani. Il governo non sa che i lavoratori assunti dopo il 28 aprile del 1993 possono lasciare tutto il Tfr ai fondi pensione integrativi. E che questa è la strada per garantire pensioni integrative che permetteranno una vita dignitosa ai futuri anziani».
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