Cinghiali avvistati all’alpe Granda

Intanto prosegue la caccia di selezione coordinata dalla Provincia che dall’inizio dell’anno ha contribuito all’abbattimento totale di 100 capi di selvatici di cui una trentina nel Morbegnese.

La zona di Granda non è certo nuova alla visita di questi ungulati. E anche su questa zona si sta operando con l’intervento tutto l’anno di cacciatori abilitati all’abbattimento dei capi segnalati di volta in volta sul territorio «con l’obiettivo di ridurre i danni che la specie arreca alle colture agricole e agli appezzamenti verdi in generale - afferma Christian Borromini, vicepresidente della Provincia - e la decisione di affidare a 250 cacciatori specializzati alla caccia al cinghiale gli interventi a chiamata sta funzionando, lo dimostra il numero di cinghiali, un centinaio in tutta la valle, già catturati in questi mesi. Questo a vantaggio anche delle casse degli enti pubblici, visto che il risarcimento per i danni da cinghiali comporta una spesa non indifferente: 120mila euro ad esempio sono a carico del bilancio provinciale».

«Entro la fine dell’anno - conclude Borromini - partiranno nuovi corsi per gli operatori abilitati e addetti ai cani da caccia al cinghiale. Inoltre saranno a disposizione 9 gabbie da sistemare vicino alle coltivazioni, dove verrà segnalata la presenza ripetuta degli animali».