Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 05 Novembre 2013
Cinema: 3 milioni
e boccata d’ossigeno
Accolta con sollievo in Valle la notizia del bando regionale per rinnovare strutture e tecnologie - Gasperi: «Calo ai botteghini innegabile, ma questo è un settore che tiene e su cui investire»
«Abbiamo approvato oggi questa importante delibera che mette a disposizione tre milioni di euro, perché in questo momento storico il settore del cinema ha avuto una flessione negativa a livello nazionale (-10,68%) e per andare incontro alla necessità, entro il 2014, di adeguare le sale cinematografiche alle esigenze del mercato». Non si può negare rimanga un fondo di inquietudine, pur nell’accogliere la buona notizia, dopo aver letto le parole con le quali l’assessore regionale Cristina Cappellini (Culture, identità e autonomie) ha annunciato la delibera con cui, il 31 ottobre, la Giunta lombarda ha approvato i finanziamenti relativi al Fondo di rotazione che nel quadro della Legge per lo spettacolo garantisce – annualmente – il sostegno alle sale cinematografiche della Lombardia per garantirne progetti di rinnovamento strutturale e tecnologico (primo fra tutti la digitalizzazione).
Soldi freschi e necessari come l’ossigeno, dunque, per un settore certo in flessione sebbene non (ancora) in crisi; ma che potrebbe caderci senza l’aiuto di fondi destinati all’adeguamento di strutture e proposte cinematografiche alle esigenze di un mercato in rapida e continua evoluzione, come pure ai gusti di un pubblico «nuovo e più vasto, diversificato e internazionale in vista di Expo 2015» (Cappellini).
«È una buona notizia, ci dà respiro e sostegno in un momento in cui in tutti i settori se ne sente il bisogno» sorride da Morbegno Roberto Gasperi, figura storica dell’intrattenimento e della distribuzione su grande schermo in provincia di Sondrio e oggi alla guida delle tre sale morbegnesi come anche di quella dell’Aprica: «Il calo di afflusso ai botteghini si sente negli ultimi anni, è innegabile (tra 10 e 15% in Valtellina, nda), ma resta da dire che il cinema è un settore che tiene ancora bene. Un divertimento popolare e alla portata di tutti: la gente può permettersi 5 o 7 euro per due ore di svago». E dunque vale la pena di investire sui cinema.
«Proprio per questo i fondi in arrivo potranno essere utilissimi - prosegue Gasperi -: serviranno a rilanciare un settore in calo, ma ancora tutt’altro che morto. Un esempio? Lo scorso weekend “Sole a catinelle” di Zalone ha fatto 3.500 ingressi solo a Morbegno. La gente vuole ridere, e quando ci sono i film giusti non si tira indietro».
Ottima notizia, dunque, quella che arriva da Milano; ora l’attesa per i criteri di assegnazione dei fondi che compariranno sul bando in uscita dal Pirellone entro il 15 dicembre (destinatari enti pubblici e soggetti privati): il dubbio, però, è che voler adeguare i cinema «alle esigenze del mercato» rischia di vincolare ad esse uno dei più potenti mezzi di divulgazione della cultura a livello popolare. Quello che influenza il gusto del pubblico: e che, se legato alle richieste del pubblico stesso, sempre più difficilmente potrà spezzare il circolo proponendo nuovo respiro e nuove “visioni” capaci di modificare in senso virtuoso lo sguardo degli spettatori. Certo, un discorso che porterebbe troppo in là; al momento, ci godiamo il sole a catinelle.
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