Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 09 Agosto 2013
«Ciao Serenin, ora
devi starci vicino»
Da Prata a Campodolcino, folla immensa ai funerali della piccola morta in un incidente in montagna
«Uno sprazzo di luce che si è spento troppo presto». Così il parroco di Prata Camportaccio donAnacleto Pegorari per salutare la piccolaSerena Moia, tragicamente scomparsa lunedì sera in seguito ad una caduta in montagna tra Fraciscio e Motta di Campodolcino.
Grande la folla che ieri mattina si è radunata nella chiesa di Sant’Eusebio. Chiesa che non è riuscita a contenere tutti coloro che hanno voluto salutare per l’ultima volta la piccola e manifestare la propria solidarietà alla famiglia.
Tantissima gente come tantissima è stata quella che in settimana a voluto far visita alla camera mortuaria dell’ospedale di Chiavenna.
Don Anacleto ha raccontato di una sua notte insonne in settimana, passata a meditare sulla fine della bambina. «L’ho vista accanto a Gesù, e in questo momento vorrei che anche voi – ha detto rivolgendosi a tutti i presenti – la vedeste così».
Un invito a tutti i presenti ad affrontare il dolore pensando alla continuazione della vita nell’al di là. All’altare è salita anche una delle maestre della bambina, che frequentava le elementari a Prata Camportaccio. L’insegnante ha voluto ricordare la figura di Serena e sottolineare come la scuola non se la scorderà mai: « Ciao Serenin, occhioni azzurri. Angioletto più bello. Sarà difficile senza di te. Ci hai lasciato vuoto. Non scorderò mai la tua vocina. Non stavi mai in silenzio. Ora devi starci vicino».
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