Cronaca / Valchiavenna
Sabato 28 Marzo 2015
Chiavenna, alla Caritas bussano in metà di mille
Per avere viveri 575 richieste e 300 domande per i vestiti. Tra loro stranieri, ma non solo.
Aiuti soprattutto a stranieri, ma anche gli italiani . Sono arrivati i dati 2014 per quanto riguarda le attività del Centro Caritas di via Picchi a Chiavenna e la conferma rispetto agli anni scorsi è che la Valchiavenna non è più una zona dove le situazioni a rischio di marginalizzazione riguardano solamente gli extracomunitari.
Sono tante le persone che ogni giorno si rivolgono al Centro per avere una mano concreta, più spesso, o per sentire una voce amica. Attività che complici la crisi economica e l’ondata migratoria dovuta ai problemi principalmente del continente africano negli ultimi anni sono diventate importantissime per sorreggere la rete dei servizi sociali della valle.
Al “Centro d’ascolto” si sono rivolte lo scorso anno 86 persone, equamente ripartite tra italiani e stranieri. In totale i contatti con le persone, suddivisi in un momento di ascolto, incontri informativi, interventi diretti per il sostegno finanziario, buoni acquisto, pacchi viveri integrati anche con l’aiuto del banco alimentare della Caritas di Mese, sono stati complessivamente 575.
Il tutto curato da una ventina di volontari che a turno tengono aperto il centro nelle mattinate di sabato e lunedì. Dati che andrebbero integrati con quelli provenienti dal Banco alimentare, che parlano di aiuti dati a circa 140 famiglie ogni anno. con un numero di presenze “locali” lievemente crescente nelle ultime stagioni.
C’è poi l’attività del cosiddetto “Arsenale della solidarietà”, raccolta e distribuzione di vestiario e mobilio. Sono stati 309 i contatti avuti durante l’anno. Direttamente con persone, 119, o con associazioni, 18. Sono stati distribuiti complessivamente 9.020 capi di vestiario e con il mobilio sono state aiutate 59 persone con la consegna di 276 pezzi. Sul fronte dell’arsenale, che ha la propria sede divisa tra gli spazi in via Marmirola a Chiavenna e quelli nel sotterraneo del centro commerciale Iperal, gran parte degli aiuti si concentra sugli stranieri che arrivano in Valchiavenna. Sono 101 gli stranieri che si sono rivolti alla Caritas per un aiuto contro i 18 italiani. Alle attività dell’arsenale partecipano complessivamente una trentina di volontari. Si continua con l’attività della “Casa di pronta accoglienza” dedicata alla figura di Suor Maria Laura Mainetti.
La struttura di via Picchi ha ospitato sette persone per un totale di 740 notti. Cinque di queste sono straniere, due gli italiani. Ci sono, infine, gli interventi di emergenza e solidarietà. Attraverso i fondi della Fondazione Suor Maria Laura, della Comunità Montana, del comune di Chiavenna, di privati benefattori e del Rotary Club di Colico sono stati raccolti e spesi quasi 29mila euro.
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