Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 27 Ottobre 2013
«Centro islamico,
ordine garantito»
Il sindaco Molteni ha affrontato il tema in aula consiliare: «Controlli costanti, mai nessun problema» - E appellandosi al senso di responsabilità ha invitato i consiglieri leghisti a non fare da cassa detonatrice
Controlli costanti da parte delle forze dell’ordine, numeri non tali da destare allarme, e mai nessun episodio capace di mettere in dubbio la tranquillità e l’ordine pubblico.
Il sindaco Alcide Molteni, con la delega alla polizia locale, ha risposto sciorinando dati e considerazioni all’interpellanza presentata dai consiglieri della Lega Nord sulla situazione del centro culturale islamico di via Tremogge, balzato agli onori della cronaca per le lamentele del sedicente comitato di quartiere le cui tre esponenti di spicco - Vanda Colombera, Lucia Zucchi e Marisa Caprari - erano sedute tra il pubblico, insolitamente folto, a palazzo Pretorio.
Molteni ha risposto ai quesiti contenuti nel documento della Lega Nord anche se presentandolo,il capogruppo Maurizio Piasini ha cambiato i termini della questione spingendosi oltre le due domande iniziali.
Fatto sta che il primo cittadino, che sulla base delle richieste fatte, si era documentato ha parlato di «controlli costanti» da parte delle forze dell’ordine. «Controlli - ha sottolineato - che hanno dimostrato che non c’è mai stato alcun problema di ordine pubblico: non sono stati commessi illeciti, non ci sono stati danneggiamenti, né vandalismi, non è stato riscontrato alcun atto da poter ascrivere al disturbo della quiete pubblica. Insomma né polizia locale, né altre forze dell’ordine hanno riscontrato alcuna pericolosità».
Negli ultimi anni, a fronte del racconto delle tre donne del comitato che parlano di numerose telefonate in questura per lamentare il disturbo, ci sono state tre chiamate, tutte durante il periodo estivo tra 2012 e 2013 , «ma soltanto in un caso - ha sottolineato Molteni - gli agenti sono dovuti intervenire per far chiudere le finestre».
Insieme alle rassicurazioni sui controlli, il sindaco, così come richiesto nel documento della Lega, ha fornito i numeri relativi alla frequentazione della struttura di via Tremogge.
Dati che parlano di una presenza media giornaliera che oscilla tra le 30 e le 40 persone, che salgono a un centinaio il venerdì (giorno festivo per il mondo islamico) e che sono diventate 150 la settimana scorsa in occasione della festa del sacrificio, quella che di fatto ha dato la stura alle lamentele.
«Mentre - ancora il sindaco - in occasione della festa di chiusura del Ramadan i numeri oscillano tra le 200 e le 400 persone, ma proprio per questa ragione, i festeggiamenti vengono svolti nella palestra cella scuola Torelli».
Insomma una situazione che secondo il sindaco è del tutto sotto controllo. «La nostra città non vive situazioni di conflittualità - ha detto -, ma semmai la coesione sociale è alta. Una tradizione che vogliamo mantenere e per ottenere la quale è bene che tutti lavoriamo insieme senza distorcere la realtà o cavalcare facili malumori» ha aggiunto rivolgendosi al senso di responsabilità dei consiglieri lleghisti. Molteni ha anche ricordato che nel Pgt il Comune ha previsto un’area per i luoghi di culto, dove l’amministrazione iindirizzerà chiunque volesse realizzare una tale struttura,« ma intanto - ha concluso- non facciamo leva sulla paura della gente».
Soddisfatto per avere avuto i numeri richiesti, Piasini si è detto invece non contento sulle valutazioni del sindaco, in merito soprattutto alla destinazione d’uso dei locali. «Per questo - ha detto - chiedo al Comune di diffidare la comunità islamica dall’utilizzare l’ex palestra di via Tremogge come luogo di culto».
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