Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 03 Settembre 2014
Cellulari muti,
un problema aperto
Zappa (Soccorso alpino): «Non c’entra nulla con l’incidente di domenica, ma bisogna risolverlo» Sollecitazione al sindaco Iobizzi: «Incomprensibile che non vi sia campo dopo una certa altezza»
«Quello che è accaduto sul Disgrazia non è imputabile al ritardo nella segnalazione dell’incidente, casomai è legato alla variabile climatica: il cattivo tempo ha ritardato il decollo dell’elisoccorso, ma è indubbio che la problematica dei telefonini che non prendono in quota sia reale e realmente problematica, anche per questo ci siamo attivati a sollecitare il neo sindaco che si è ripromesso di cercare una soluzione».
Gianni Zappa, capostazione del Soccorso alpino della Valmasino, domenica ha coordinato le operazioni di recupero di quattro alpinisti Alberto Peruffo, Giuseppe Ravanelli, Giuseppe Gritti e Mauro Mandelli, età compresa tra i 45 e i 51 anni, che stavano percorrendo la via Normale a 3.330 metri di altezza sul Disgrazia per poi precipitare lungo il canalone Schenatti. Un tragico incidente dovuto a una drammatica fatalità che, però, ha messo a nudo ancora una volta un fragile nervo scoperto delle località in quota dell’intera provincia: l’isolamento telefonico. Una problematica che accomuna indistintamente la Valmasino e la Val di Mello, passando per Livigno, Santa Ccaterina Valfurva, Valdidentro sino ai passi dello Stelvio e del Gavia. «Lo ripeto, non è questo il caso specifico - afferma Zappa -, i soccorsi sono stati allertati, prima i carabinieri che poi hanno girato la chiamata al 118, ma sono stati allertati nei tempi dovuti, poi i problemi di nebbia e maltempo hanno messo in grande difficoltà l’elicottero ma - continua -, è innegabile l’attenzione sui cellulari senza campo va sviscerata una volta per tutte e spesso ha compromesso la tempestività degli interventi».
Da qui le recenti sollecitazioni del Soccorso alpino al sindaco da poco insediato nel comune di Valmasino, Domenico Iobizzi affinché si trovi una soluzione all’assenza di comunicazione telefonica in quota. Il sindaco si è preso la briga di mettere in agenda questa situazione estremamente delicata, soprattutto quando si tratta di intervenire per salvare delle vite umane. «Sono anni che lo si dice: il problema dell’isolamento della Valmasino, sotto il profilo delle comunicazioni telefoniche, è grave ed è evidente a tutti. Purtroppo poi torna alla ribalta solamente quando succede qualcosa di irreparabile ed è assurdo che la mancanza di collegamenti possa costare la vita a una persona - ancora Zappa -. Nel 2014 è piuttosto incomprensibile che non vi sia campo dopo una certa altezza e il telefonino che abbiamo tutti in tasca non riesca a fare il suo dovere soprattutto, ad esempio su un sentiero battutissimo d’estate come il Roma, frequentato anche da famiglie che ci impiegano almeno 4 ore per percorrerlo. Basterebbe mettere un ripetitore per attivare un operatore telefonico per avere una copertura dei cellulari e per garantire comunicazioni efficienti evitando che in futuro ci si trovi in condizioni drammatiche».n
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