Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 16 Gennaio 2015
Casula a caccia di sconti sulla pena
Potrebbe cavarsela con pochi anni
La difesa punta sul riconoscimento del vizio parziale di mente e sul rito abbreviato. Dalla possibilità di ergastolo si passerebbe a poco più di dieci anni di carcere
Una corsa su doppio binario, quella del procedimento a carico di Emanuele Casula.
Da un lato i tempi, che rischiano di allungarsi impedendo alla Procura di avanzare la richiesta di giudizio immediato. Dall’altro l’imputabilità, che potrebbe essere limitata, se non esclusa del tutto, da un giudizio di incapacità di intendere e di volere che potrebbe ridurre non di poco l’eventuale pena a carico del giovane grosottino.
Dallo scorso 2 ottobre Emanuele Casula, 18 anni, si trova in carcere. Deve rispondere di omicidio e tentato omicidio, oltre che di una serie di reati minori, per i fatti successi il 23 agosto a Grosotto. Incastrato da una montagna di prove, per lo più legate agli accertamenti sul dna, Casula è accusato di aver ucciso Veronica Balsamo, la ragazza di Grosio di 23 anni con cui si era appartato e di aver colpito alla testa con un cacciavite Gianmario Lucchini, l’uomo di 32 anni che vive a poche centinaia di metri dal bosco in cui è avvenuto l’omicidio.
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