Cronaca
Martedì 23 Ottobre 2018
Casinò, nubi sulla riapertura
È a rischio anche il ricorso
Campione d’Italia I dubbi dell’avvocato nominato dalla vecchia giunta «Nessuno mi ha ancora contattato in vista dell’udienza di novembre»
Il ricorso per riaprire il Casinò di Campione è a rischio. E c’è la concreta possibilità che anche l’ultima speranza venga vanificata, come spiega anche l’avvocato nominato (prima del commissariamento) dallo stesso Comune.
Come è noto, la strada più veloce per riaprire la casa da gioco, in attesa di possibili soluzioni da inserire nella legge di bilancio entro il 31 dicembre, è il ricorso presentato dal Comune già all’inizio di agosto alla Corte d’Appello di Milano con l’udienza già fissata per il 22 novembre.
Anche esponenti di governo, non ultimo l’economista della Lega Claudio Borghi, avevano detto di riporre fiducia nell’azione dei legali. La precedente giunta guidata dall’ex sindaco Roberto Salmoiraghi, poi commissariata, aveva dato mandato all’avvocato Massimo Fabiani di occuparsi di questa procedura. «Da allora io non ho più avuto il piacere di sentire l’amministrazione comunale che dovrei difendere – spiega ora Fabiani, esperto del diritto della crisi d’impresa, ordinario dell’università del Molise e già giudice presso i tribunali di Verona e di Milano – Dopo il commissariamento del consiglio comunale ho bussato alla porta del municipio, ma non ho avuto il piacere di dialogare e confrontarmi. E’ passato un mese e nessuno ha voluto mettersi in contatto con me. A fronte del prolungato silenzio mi sorge più di un dubbio, se il ricorso non interessa posso lavorare ad altri casi». Il ricorso per altro è sostenuto non solo dal Comune, ma anche dal Casinò e in qualità di creditrice anche dalla Banca di Sondrio.
Fabiani era sicuro di rovesciare la dichiarazione di fallimento decisa il 27 luglio dal tribunale di Como, per “ mancanze tecniche” della sentenza, ma anche per ragioni di merito. Avesse ragione gli scenari a Campione d’Italia muterebbero completamente, la casa da gioco potrebbe riaprire, le lancette dell’orologio tornerebbero indietro di tre mesi.
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