Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 30 Gennaio 2015
Casa di riposo pronta, attesa per i posti
Conto alla rovescia ormai agli sgoccioli per l’inaugurazione ufficiale della casa di riposo di via Lusardi a Sondrio, ma soprattutto ore di grande attesa per il riconoscimento dei contributi alle rette degli utenti da parte della Regione Lombardia.
Se il cantiere ha rispettato tempi ed aspettative - tutti soddisfatti del risultato gli attori protagonisti, pubblici e privati -, lo stesso ancora non può dirsi per l’iter milanese relativo al trasferimento su Sondrio degli accrediti dell’Abetina di Sondalo, l’ex casa di riposo di proprietà del Comune di Milano, dismessa e ceduta alla Fondazione della Banca nazionale del lavoro. Un trasferimento stabilito nel 2010 dal piano di programmazione dell’Azienda sanitaria locale che, a distanza di cinque anni, non ha ancora trovato la sua concretizzazione.
«Questione di giorni, forse di ore» si limitano a dire dalla Fondazione casa di riposo che di questo non vogliono neppure sentir parlare, forse anche con un pizzico di scaramanzia.
Vero è che fintanto che quei trenta posti, e forse qualcosa di più, non saranno contrattualizzati dalla Regione, l’offerta della nuova struttura residenziale per anziani, o come è stato più prosaicamente definito polo multifunzionale per gli anziani, rimarrà monca. La casa di riposo ha infatti cinquanta posti letto, solo quindici dei quali a pagamento all’ultimo piano. Gli altri trentacinque - quindici al terzo piano destinati ai residenti della Valmalenco attualmente ricoverati nelle strutture di mezza Valtellina e i venti del primo piano - aspettano l’imprimatur regionale, senza il quale diventano difficilmente accessibili economicamente per gli anziani e le loro famiglie visto che si tratterebbe di rette a costo intero.
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