Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 25 Luglio 2013
Capra a passeggio da sola
Multato il proprietario
La capra è stata intercettata sulla carrozzabile per Franscia, in località Valbrutta, da un agente della polizia locale di Chiesa. E ora questo racconto sta tenendo banco a Lanzada in ogni ora del giorno
Una capra passeggia tranquilla lunga una strada. Il vigile la vede, la insegue, annota il numero di serie. E multa il legittimo proprietario: un conto da 66 euro. È la sanzione per chi lascia animali a girovagare incustoditi.
La vicenda è tutta vera. La capra è stata intercettata sulla carrozzabile per Franscia, in località Valbrutta, da un agente della polizia locale di Chiesa. E ora questo racconto sta tenendo banco a Lanzada in ogni ora del giorno.
E non solo, perché l’eco della multa si sta diffondendo a macchia d’olio, tant’è che in Valle c’è chi arriva a ironizzare sull’“arresto” di una capra.
«Lei pensi - raccontano da Lanzada -, immagini cosa può essere accaduto. Il vigile zelante sale in auto verso Campo Franscia e, arrivato a Valbrutta, cosa ti trova? Una capretta in strada. Allora, pronti. Accosta, scende dall’auto, imbraccia la macchina fotografica e insegue la capra per fotografarla. Perché da lì, dalla fotografia, riuscirà a risalire al proprietario dell’ovino che si è disperso, attraverso la lettura della medaglietta identificativa che porta all’orecchio. Dopodichè, arrivato in ufficio, ovviamente, risale al proprietario e gli commina verbale e tanto di multa da 66 euro dal momento che la capra si trovava incustodita in strada».
Il fatto pare sia accaduto una settimana fa, il proprietario della capra, un privato di Lanzada che, come tanti, tiene alcuni esemplari di ovini, ha regolarmente pagato la multa, ma, poi, non deve essersi trattenuto dal riferire l’accaduto ai compaesani.
«Qui in paese - dicono i lanzadesi - ci chiediamo il senso di tanto zelo, perché potremmo arrivare a comprendere la multa se la capretta si fosse aggirata nelle strade del centro, ma il fatto che possa allontanarsi dal branco e finire su una strada di montagna, ci sembra del tutto scusabile, per non dire persino inevitabile. Da sanzionare, secondo noi, non sono ben altri comportamenti in danno dell’ambiente, dell’ordine e del decoro».
Alla vigilanza urbana di Chiesa, però, non la pensano così. Da noi interpellato, il comandante della stagione, Tiziano Rama, persona di comprovato equilibrio, spiega i motivi che spingono i vigili a controllare anche questi fenomeni apparentemente marginali.
«Anche se non posso essere preciso sul punto perché, non essendo in ufficio, non ho sotto mano la documentazione - dice il comandante - va capito che c’è un Regolamento di polizia urbana adottato dall’Unione dei Comuni della Valmalenco e, ancor più, un Codice Stradale da far rispettare».
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