
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 07 Settembre 2013
Campodolcino sulla pista
«Madesimo deve pagare»
Secondo il sindaco Guanella l’arretrato ammonta a 23mila euro
Campodolcino
«Sulla questione della pista da fondo ha ragione il comune di Campodolcino. C’è una convenzione e il parere concorde del prefetto e del presidente della Comunità montana. Qui si sta confondendo la vittima con il carnefice». Ha un diavolo per capello il sindaco di Campodolcino Giuseppe Guanella.
Oggetto la diatriba che lo divide dal collega di Madesimo Franco Masanti sulla somma, circa 23mila euro, richiesta per gli arretrati dei costi di gestione della pista Fisi realizzata a Motta. Nei giorni scorsi Masanti era tornato sulla questione per ribadire il suo no alla richiesta di Campodolcino e lanciare una sorta di ultimatum ai vicini in vista della convenzione, obbligatoria per legge, per l’associazione delle funzioni comunali. Messaggio che a Guanella non è davvero andato giù.
«La convenzione è stata firmata nel 1998 e ha una durata di almeno 5 anni. Per cambiarne i termini occorre un atto bilaterale approvato da entrambi i consigli. Siccome non è mai avvenuto essa è ancora valida. Quindi Madesimo deve pagare i costi di manutenzione arretrati. Su questo punto non ci possono essere dubbi. L’arbitrato chiesto a Prefetto e Comunità montana, come previsto dalla convenzione, non ha lasciato altri margini di interpretazione. Anche il presidente della Cm Severino De Stefani si è detto perfettamente d’accordo con la prefettura nel darci ragione. In occasione di quell’incontro ho avanzato due proposte per venire incontro a Madesimo. Ora non ci resta che la giustizia civile, anche perché rischiamo seriamente che la Corte dei Conti si faccia sentire con un’accusa di procurato danno erariale».
Sull’ultimatum che Masanti ha lanciato, in sostanza decidere per la convenzione entro settembre, Guanella sventola una lettera del settembre 2012: «Prima di tutto ritengo corretto che la questione convenzioni e quella relativa alla pista debbano essere tenute distinte. In secondo luogo noi in tempi non sospetti avevamo mandato una lettera a Madesimo sul tema, ma allora ci venne risposto che fosse troppo presto per discuterne. Ora siamo qui e io ho partecipato a tutti gli incontri tenutisi per arrivare a definire le convenzioni. Non posso dire lo stesso per il sindaco di Madesimo».
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