Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 07 Maggio 2014
Camera di commercio
«No a tagli indiscriminati»
Si ripete il mantra che già aveva accompagnato la battaglia per la salvaguardia della Provincia di Sondrio nei mesi scorsi.
No a tagli indiscriminati, ma una riforma reale e concreta che premi gli enti sani e virtuosi e soprattutto tenga conto delle peculiarità territoriali di determinate zone del Paese, tra le quali è naturalmente compresa la provincia di Sondrio: anche per quanto riguarda la cancellazione delle Camere di Commercio, prospettata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, si ripete il mantra che già aveva accompagnato la battaglia per la salvaguardia della Provincia di Sondrio nei mesi scorsi.
La Camera di Commercio di Sondrio, infatti, come hanno ricordato ieri in una conferenza stampa, il suo presidente e segretario Emanuele Bertolini e Marco Bonat e i presidenti della varie associazioni di categoria locali, è un ente virtuoso che merita di sopravvivere anche e soprattutto per l’importante aiuto che riesce a dare alle imprese di Valtellina e Valchiavenna. «Il grave errore - ha spiegato Emanuele Bertolini - è quello di fare di tutta l’erba un fascio. Esistono leggi e regole che alcuni rispettano e altri no, eppure anche chi non le rispetta può proseguire ad amministrare, gestire e lavorare in un ente pubblico. Ed è questa la cosa che non funziona. Il sistema camerale applica il federalismo, con le imprese che pagano le tasse nel loro territorio e per quanto riguarda la Camera di Sondrio è nella top five a livello nazionale per tutti i parametri».
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