Cronaca / Circondario
Venerdì 17 Gennaio 2014
Calolzio, sempre meno residenti
E gli stranieri se ne vanno
Gli abitanti 14.201, erano un centinaio in più La crisi allontana soprattutto gli immigrati calati da un anno con l’altro alla quota 1.338
Sempre meno abitanti a Calolzio: anche gli stranieri se ne vanno dal capoluogo della Valle San Martino, scegliendo altre zone del Paese dove c’è più lavoro.
E’ quanto si evince dai dati messi a disposizione dall’ufficio anagrafe del Comune di piazza Vittorio Veneto.
Dunque, al 31 dicembre scorso il settore diretto da Annalisa Gnecchi ha rilevato esattamente 14.201 residenti, oltre un centinaio meno di quelli di un anno prima, quando il totale si era attestato a quota 14.314. Per la precisione, prevale come sempre il gentil sesso (7.256) rispetto a quello cosiddetto forte (6.945), con proporzioni che ricalcano all’incirca quelle dell’anno scorso (7.296 donne contro 7.018 uomini).
A incidere su questo andamento è ancora una volta il saldo negativo in termini di natalità e mortalità: nei dodici mesi del 2013, infatti, sono venuti al mondo 111 piccoli calolziesi, mentre sono stati celebrati 134 funerali. 39, invece, le cittadinanze conferite. A questo proposito, è significativo un altro trend, che conferma quello rilevato in molti centri del nord Italia: gli extracomunitari, che da anni vedono nel territorio lecchese una opportunità per migliorare le loro condizioni di vita, stanno sempre più scegliendo di spostarsi altrove.
Tanto è vero che anche la loro quota è diminuita, da un anno con l’altro, con numerosi trasferimenti in località che garantiscano maggiori possibilità rispetto a quelle che, oggi, ci sono sul nostro territorio a causa della crisi. Se a fine 2012 gli stranieri di stanza a Calolzio erano 1.424, infatti, un anno dopo sono scesi di circa un centinaio, a 1.338. Si può quindi affermare che il calo abitativo registrato dall’ufficio anagrafe sia rappresentato in modo predominante dai cittadini di altre nazionalità che se ne sono andati dal Calolziese per tornare a casa o cercare fortuna altrove.
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