Cronaca / Circondario
Sabato 06 Settembre 2014
Calolzio alla mercè
di giovani vandali
Arrivano i carabinieri
Tante proteste per la situazione che si è venuta a creare nella centrale piazza Vittorio Veneto
Minacce e insulti, pallonate contro le case, le aiuole distrutte: «Questi teppisti vanno fermati»
Sarebbe dovuta essere il biglietto da visita della città, il salotto buono del capoluogo della Valle San Martino; invece, da un paio di settimane, è diventata una sorta di zona franca, della quale un gruppo – nutrito – di ragazzi e ragazzini ha preso possesso, rispondendo con insulti e minacce ai residenti che chiedono maggiore rispetto.
Piazza Vittorio Veneto è il centro pulsante di Calolzio, ma nell’ultimo periodo si è trasformata in un’area nella quale vivere e lavorare è difficile. Una compagnia di giovani di incerta provenienza – molti risiedono in zona, ma alcuni arrivano anche da fuori – ha preso infatti a ritrovarsi qui la sera e soprattutto nel fine settimana, complice la sospensione delle scuole.
Fin qui non ci sarebbe nulla di male. I problemi sorgono nel momento in cui il gruppo, che fermo ovviamente non riesce a stare, trovano attività da svolgere per far passare il tempo. A spiegare cosa accade sono alcuni frequentatori della piazza, testimoni di numerosi episodi.
«Questi ragazzi creano davvero tanti disagi e danni – spiegano -. Giocando a calcio non guardano in faccia nessuno: le pallonate volano sulle aiuole, che stanno venendo letteralmente distrutte, sulle facciate delle case, persino sulle vetrine dei negozi. Per non parlare di quando prendono i sassi che ornano le stesse aree verdi e iniziano a tirarseli tra loro, in mezzo alla strada, contro gli edifici. Sono assolutamente incuranti di qualsiasi cosa».
Naturalmente, guai a riprenderli: il branco si incattivisce e arriva a insultare pesantemente chiunque si trovi dinanzi. «Addirittura – aggiungono – hanno insultato e minacciato due pensionate che chiedevano di smettere».
Domenica scorsa si è vissuta una delle giornate più difficili sotto questo punto di vista. «Dalle 15 alle 19 una quarantina di ragazzi tra i 12 e i 18 anni ha fatto praticamente quello che ha voluto, tanto che qualcuno ha chiamato i carabinieri attorno alle 16.
Arrivati, i militari hanno effettuato un controllo e sequestrato un pallone, ma quando se ne sono andati la situazione è addirittura peggiorata.
I servizi su La Provincia di Lecco del 6 settembre 2014
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