Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 29 Ottobre 2014
Bullismo e spaccio, un sms per contrastarli
Basta digitare 43002 sul proprio cellulare per segnalare casi di violenza (fisica o psicologica) nei confronti di un compagno di classe o di un amico e per denunciare lo spaccio di sostanze di stupefacenti all’interno della propria scuola, ma non solo. Anche per strada, tra gli amici e nei luoghi classici di ritrovo dei giovani.
È attivo da lunedì in provincia di Sondrio (e su tutto il territorio nazionale)l’innovativo servizio voluto dal ministero dell’Interno che è stato al centro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato all’attività di prevenzione e contrasto dello spaccio e dei fenomeni di bullismo negli istituti scolastici convocato ieri in prefettura a Sondrio.
«Questi strumenti tecnologici e moderni - ha detto il questore Girolamo Fabiano - devono essere conosciuti e conoscibili per finalizzare la prevenzione: ci deve essere sinergia tra tutti gli attori coinvolti, dalla famiglia alla scuola, agli enti locali. Conto molto sull’efficacia di prevenzione di questi strumenti e chiedo la collaborazione di tutti».
«È un’iniziativa che potrà favorire la prevenzione di fenomeni in parte sommersi - la sottolineatura del vice prefetto vicario Salvatore Angeri che ha presieduto ieri il comitato - Con un sms gratuito, anche in forma anonima, la segnalazione arriverà direttamente alla centrale operativa della questura» che si attiverà.
Ha spiegato le modalità per l’invio del messaggio il colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dei carabinieri: «C’è l’obbligo di specificare la provincia dove accade il fatto - esempio Sondrio - e la località, specificando cosa è accaduto, indicando se si tratta di sospetto o di fatto certo».
«Indubbiamente un servizio lodevole che va adeguatamente diffuso al fine di consentire da una parte l’intervento delle forze dell’ordine - l’opinione del sostituto procuratore Luisa Russo - e, dall’altra, di far emergere fenomeni come spaccio e bullismo spesso sommersi» ha aggiunto puntualizzando che, parlando di bullismo, in procura si è registrato un solo caso.
Tanto che il questore Fabiano, ha rimarcato come «non siano fenomeni diffusi in modo allarmante in provincia, ma c’è il dovere di intervenire per contrastarli, ma soprattutto per prevenirli. Il tema della prevenzione è importante tra i ragazzi, quindi serve che le scuole siano formate su questo specifico campo».
Un fronte, quello della prevenzione, sul quale «da qualche anno la prefettura, d’intesa e in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale interviene tra l’altro con un progetto di educazione alla legalità e i temi proposti durante gli incontri nelle classi tenuti dalle forze dell’ordine sono bullismo, cyberbullismo e violenza in genere».
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