Cronaca / Valsassina
Mercoledì 13 Novembre 2013
Buche alla Rocca di Baiedo
Ora spuntano i tombaroli
L’archeologo Corti: scavano per cercare e rubare oggetti preziosi
Scoperto un insediamento tardo romano o barbarico del V secolo
Allarme tombaroli alla Rocca medievale di Baiedo. Misteriose buche sono state trovate dal team di archeologi che stanno coordinando le operazioni di sistemazione del sito storico.
Tracce evidenti
Il responsabile, Paolo Corti di Abbadia, una lunga ed autorevole esperienza, non ha dubbi: «Sono le tipiche fosse scavate dai tombaroli. Scrivetelo perché si tratta di un problema che esiste ovunque, anche alla Rocca in Valsassina». Tracce evidenti per l’esperto. I tombaroli avranno rubato qualcosa? «Non sarebbe strano - risponde Paolo Corti senza entrare nel dettaglio -, quando scavi in un’area archeologica…».
Intanto le mani degli esperti hanno riportato alla luce testimonianze clamorose: «Residui di pietra e ceramica da noi studiati, confermano un insediamento tardo romano o barbarico, del Quinto, Sesto secolo. In base ai documenti disponibili, si è sempre supposto che la Rocca di Baiedo risalisse invece al X secolo», dice Paolo Corti. E, per tornare ai tombaroli, specifica l’archeologo: «Non abbiamo rinvenuto oggetti metallici. I tombaroli arrivano quasi sempre attrezzati di metal detector per scovare antichità in metalli, più o meno preziosi, ma sempre di grande valore archeologico».
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