Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 18 Luglio 2013
Buca in strada ma Aprica
non ha soldi per ripararla
Il sindaco Carla Cioccarelli: «I cittadini hanno ragione
ma il nostro bilancio piange»
«Sindaco, per favore intervenga a Liscedo bassa. C’è una voragine nell’asfalto che ci impedisce di arrivare alle nostre case».
Deve più o meno aver avuto questo tono la lettera che un gruppo di cittadini di Liscedo bassa – la frazione di Aprica che si trova sulla strada che porta verso la Val Belviso – ha inviato al sindaco di Aprica, Carla Cioccarelli, per chiedere che il buco sulla strada venisse tappato.
Situazione paradossale
Una situazione paradossale che Cioccarelli stessa ha sollevato nell’ultimo consiglio comunale. «E’ pazzesco, ma è così. Facciamo fatica addirittura a fare microinterventi come questo, per il quale dovremo assolutamente ritagliare dal bilancio qualche fondo – dice il sindaco -. I residenti hanno segnalato una voragine che impedisce loro di raggiungere le case di cui fruiscono solo nel periodo estivo. È questa una richiesta legittima come quella di altri cittadini. Il problema è che, senza soldi, non si può fare programmazione, ma dobbiamo agire sull’emergenza come in questo caso. Ci chiedono e noi cerchiamo di rispondere».
Il sindaco fa riferimento anche a via Clef: «Nella via è stato costruito, i cittadini hanno pagato gli oneri e hanno tutti i diritti di chiedere una strada adeguata – aggiunge -. Qui non si tratta di una questione politica. Non riusciamo con la risorse di cui abbiamo a disposizione a soddisfare tutte le richieste».
Di fatti nel bilancio 2013 l’amministrazione comunale ha stanziato 55mila euro per gli asfalti. «Mi piacerebbe poter dire che asfaltiamo tutta la via Panoramica – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Corvi -, ma non si riesce. Faremo un pezzo qui e un pezzo là, in modo diffuso sul territorio comunale per coprire le situazioni dove c’è bisogno».
Alienazione scuole
Restando a Liscedo bassa il Comune ha deciso di fissare in 23mila euro la base d’asta per l’alienazione delle ex scuole. «E’ uno stabile di due piani che potrebbe essere sistemato e valorizzato – aggiunge il sindaco -. Anzi a dire il vero ritengo che Liscedo possa avere un potenziale turistico, naturalmente un turismo diverso da quello di massa, per chi ama stare nella natura, lontano dai rumori».
Per il sindaco ora la contrada meriterebbe un piano di recupero alla luce della presenza di vecchi forni e del patrimonio storico presente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA