Cronaca / Circondario
Martedì 22 Ottobre 2013
Brambilla: intesa sulla cassa
Dall’azienda nessun anticipo
Siglato l’accordo che riguarda tutti gli 82 dipendenti di Calolzio
Ora serve un partner industriale per rilanciare la produzione
All’Arif, l’ufficio regionale per il lavoro, il sindacato e la proprietà delle Trafilerie Brambilla, hanno trovato l’accordo per la firma della procedura di cassa integrazione straordinaria destinata a tutti gli 82 dipendenti dello stabilimento di Calolziocorte. Nei giorni scorsi, l’azienda aveva formalizzato la richiesta di cassa per dodici mesi.
L’incontro è durato poco, giusto il tempo di stendere il verbale e firmarlo, dal momento che le parti sociali hanno già condiviso un percorso comune per gestire la delicata situazione di crisi che ha colpito l’azienda in questi mesi.
«A causa della complessa situazione finanziaria l’azienda non anticiperà i soldi della cassa integrazione straordinaria che saranno versati direttamente dall’Inps una volta che il ministero competente avrà approvato la procedura – dice Diego Riva, segretario della Fiom – Per andare incontro alle esigenze economiche dei lavoratori (che dovranno attendere fino a sei mesi per percepire i soldi dall’Inps) l’azienda si è resa disponibile ad affrontare la procedura burocratica per attivare un accordo con le banche (previsto da un protocollo provinciale) per l’anticipo dei soldi della cassa integrazione».
Lo strumento dovrebbe già essere attivo e attualmente la gran parte dei dipendenti non sta lavorando a causa del calo di commesse.
Nel frattempo la società sta portando avanti il piano che prevede l’ingresso di un nuovo investitore in Brambilla, in modo da consentire una prosecuzione produttiva. «Abbiamo deciso di dare fiducia a questa azienda – spiega Riva – perché nel corso degli incontri l’azienda ha deciso di dare priorità al mantenimento dell’attività produttiva a Calolziocorte e alla conservazione di tutti i posti di lavoro, fondamentali per il rilancio della società».
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