Bottoni alla Fojanini, ma il metodo non convince

Cambio della guardia ai vertici della Fondazione dove il cinquantenne di Teglio ha preso il posto del presidente uscente Claudio Introini, ma la scelta non ha mancato di sollevare polemiche.

Sondrio

Flavio Bottoni, diploma di perito agrario, funzionario della Coldiretti, è stato eletto presidente dal nuovo consiglio di amministrazione che, seppur incompleto - mancano ancora i rappresentanti delle Comunità montane di Sondrio, Chiavenna e Alta Valle -, ha proceduto alla scelta della nuova guida rinviando, invece, a causa di quella stessa incompletezza, la scelta del vice da affiancare a Bottoni. Un’incongruenza che non è passata inosservata e che, insieme al metodo utilizzato per la scelta del presidente, ha provocato più di una perplessità al punto da spingere il rappresentante del Comune di Sondrio Sergio Fumasoni a votare contro e ad uno dei due rappresentanti della Camera di commercio, Mamete Prevostini, ad astenersi.

«Nulla contro la persona - specifica Fumasoni -, ma non credo che il metodo corretto sia quello di eleggere il presidente a scatola chiusa». Bottoni, nome indicato dalla Provincia che insieme alle Comunità montane, alla Camera di commercio e al Comune di Sondrio finanzia la Fondazione, non ha infatti presentato alcuna linea programmatica per la gestione del centro di studi superiori nonostante la necessità condivisa da tutti gli attori protagonisti di ristrutturazione e rilancio dell’attività.

Non solo. Venerdì all’insediamento del nuovo cda - assente la Regione - hanno portato i loro saluti il presidente della Provincia Luca Della Bitta, il suo vice nonché presidente della Comunità montana di Morbegno Christian Borromini, il segretario generale della Cisl Mirko Dolzadelli, la presidente della Cm di Tirano Anna Saligari, il collega di Sondrio Tiziano Maffezzini, il vice della Valchiavenna Francesco Gini e l’assessore della Cm Alta Valtellina Filippo Compagnoni, mentre non sono stati invitati il Comune di Sondrio e la Camera di commercio, anch’essi soci finanziatori.

«Un approccio singolare - sottolinea il sindaco del capoluogo Alcide Molteni -. Noi non siamo stati invitati, ma era presente il segretario della Cisl. Evidentemente la Fondazione è diventata il luogo delle relazioni interpersonali e non istituzionali. Noi riteniamo che la Fondazione sia uno strumento importante, ma non a prescindere dai metodi gestionali».

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