Cronaca
Giovedì 29 Novembre 2018
Botte agli autisti del bus
Assolti due migranti: non erano loro
Processo in appello a Milano per l’episodio di piazza Vittoria. Cancellate due condanne, ridotte le altre due
Sono stati assolti in appello «per non aver commesso il fatto» due migranti gambiani arrestati il 5 giugno scorso, assieme ad altri due richiedenti asilo, con l’accusa di aver picchiato un autista di un autobus di linea a Como e un suo collega che avevano chiesto loro di esibire il biglietto. Per i due gambiani, dunque, la condanna di primo grado a 1 anno e 9 mesi è stata cancellata, con tanto di revoca della misura cautelare dopo 5 mesi e liberazione, mentre per gli altri due imputati nigeriani la Corte d’Appello ha ridotto le pene.
Sulla vicenda era intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini arrivato a Como dopo i fatti per un vertice in prefettura. Dopo le 4 condanne di primo grado dello scorso luglio a Como nel processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, a Milano in appello la seconda sezione ha assolto i due gambiani (dal carcere erano passati ai domiciliari), difesi dai legali Simonetta Luzzi, Serena Arrighi e Roberto Denti, e ridotto le altre due condanne da 1 anno e 2 mesi a 1 anno e 20 giorni e da 1 anno e 9 mesi a 1 anno e 7 mesi.
Lo stesso sostituto pg di Milano Celestina Gravina aveva chiesto di assolvere i due migranti gambiani segnalando, così come i loro difensori, che i due erano stati riconosciuti in modo erroneo come gli aggressori degli autisti. I quattro arrestati, stando a quanto era stato ricostruito nelle indagini, avrebbero fatto parte di un gruppo di una decina di immigrati che nel tardo pomeriggio del 5 giugno, in Piazza Vittoria a Como, erano saliti su un autobus di linea senza biglietto. Il conducente aveva invitato i giovani a scendere dal mezzo ed era nato un diverbio. Alla fine, secondo le accuse, alcuni giovani avevano iniziato a strattonare l’autista facendolo cadere a terra e poi avevano iniziato a malmenarlo con calci e pugni e lo stesso trattamento era stato riservato ad un collega arrivato in soccorso.
Oggi, tuttavia, due imputati sono stati assolti con formula piena e per gli altri due, assistiti dai legali Cristiana Biondi e Francesca Montemurro, sono state ridotte le pene.
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