Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Maggio 2015
Bormio e Tirano: al via trasloco
e ristrutturazione
Mauro Lovisari, direttore generale Asl, individua i principali interventi a cui sta lavorando.
All’inizio della sesta settimana di permanenza a Sondrio nel ruolo di direttore generale della locale Asl, Mauro Lovisari, sorriso d’ordinanza stampato in faccia, ha, non solo già visitato i presidi Asl di Chiavenna e Livigno, non solo fatto il punto con la propria dirigenza confermandola al 50%, come ama dire, ma calendarizzato i lavori, grandi e piccoli, da portare avanti di qui a fine anno. E partendo dai primi, non può sfuggire l’impegno in atto sui territori di Bormio e di Tirano.
«Trasloco degli uffici e dei servizi Asl di Bormio dallo stabile di vicolo del Ginnasio alla nuova sede del distretto sanitario di via Agoi e messa a punto di un programma di ristrutturazione importante sull’ex ospedale di Tirano sono gli impegni maggiori cui stiamo lavorando - ha precisato Lovisari, durante la conferenza stampa convocata ieri mattina all’Asl di Sondrio, alla presenza dell’intera squadra dirigenziale -. Il trasloco da vicolo del Ginnasio a via Agoi, peraltro, è frutto di un’ispezione condotta dall’Asl di Lecco (il sistema prevede questi controlli incrociati fra Asl, tant’è che quella di Sondrio li effettuerà in Valcamonica, nda) che ha ravvisato la non conformità degli spazi di vicolo del Ginnasio rispetto alla normativa regionale per l’accreditamento».
Di cui la programmazione del trasloco, «già concordata con l’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna – ha chiarito Lovisari -, perché ricordiamoci che noi, in provincia di Sondrio, siamo ovunque in condominio con l’Aovv proprio perché, prima, avevamo un’azienda unica che gestiva gli ospedali e tutti gli altri servizi oggi in capo all’Asl. Da vicolo del Ginnasio, quindi, dovremo spostare in via Agoi gli ambulatori dell’Aovv lì presenti e il servizio di neuropsichiatria infantile e, parimenti, tutti i servizi che gestiamo noi, dell’Asl, fra cui il Consultorio e il Sert. Un trasloco che ultimeremo entro fine giugno, anche prima, ritengo, e che non deve spaventare nessuno, perché, primo, non verrà meno alcun servizio presente su Bormio, secondo, non andremo a “stipare” certamente, come temono alcuni rappresentanti sindacali, né i servizi né il personale di riferimento, in sgabuzzini senza ricircolo e luce. È vero che questi ambienti sono presenti nella sede di via Agoi, ma non li utilizzeremo certo per sistemarci le persone, ovvio. Faremo le cose fatte bene e, quando sarà completato il trasferimento sul Morelli di Sondalo del centro di dialisi tanto di Bormio quanto di Tirano, ebbene, allora, avremo ancora più spazio a disposizione per i servizi Asl e Aovv su via Agoi».
Quanto alla guarda medica e alla guardia medica turistica oggi di stanza sempre su vicolo del Ginnasio, peraltro, Lovisari ha precisato che troveranno posto «a partire dal 1° giugno – ha detto – in locali messi a disposizione dalla Rsa di Bormio, dotati dei requisiti che necessitano per questo tipo di servizio».
Ancora più imponente, peraltro, il lavoro di restyling cantierato sull’ex ospedale di Tirano che, Lovisari e la sua squadra vorrebbero diventasse il polo attorno a cui far ruotare la futura Ast (Agenzia di tutela della salute) della Montagna, intesa come la nuova agenzia territoriale che presiederà alla “costruzione” della sanità di montagna e che dovrebbe coinvolgere, a titolo sperimentale, una volta deciso il da farsi in sede di riforma della legge sul sistema socio-sanitario regionale, i territori di Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica.
«Il progetto di legge è in discussione in Regione e nel merito non entriamo certamente essendo, ancora, gli scenari del tutto aperti - ha detto Lovisari -, però, a noi sembra che iniziare a lavorare sul recupero della struttura di Tirano, sia strategico in vista delle novità che dovrebbero, neanche troppo alla lunga, coinvolgerci».
Venerdì mattina, Lovisari stesso, insieme a Roberto Pinardi, direttore amministrativo, e ad Antonio Della Torre, funzionario Asl, saranno, infatti, a Tirano per prendere visione diretta della situazione e meglio comprendere quali passi compiere.
«Il tetto e i serramenti, così come l’impianto elettrico sono da rifare - ha precisato Lovisari -, dopodiché, va detto, che anche ora l’ospedale non è in completo disarmo. Un piano e mezzo sono già occupati dalla cooperativa San Michele che, peraltro, è interessata ad allargarsi su altri spazi, dopodiché ci sono anche servizi sanitari in capo ad Aovv ed in capo ad Asl dentro l’ospedale e negli stabili adiacenti. Tra l’altro, oggi, l’ex ospedale funge anche da punto unico di archiviazione di tutto il materiale cartaceo Asl che, diversamente, non sapremmo dove allocale, e di stoccaggio dei mobili non più utilizzati, ma ancora in buono stato».
L’obiettivo è quindi quello di rendere utilizzabili e godibili anche i due piani oggi non più utilizzati dell’ex ospedale di Tirano, concentrarvi i servizi Asl e Aovv oggi sparsi un po’ qua e un po’ la, fra ex ospedale e adiacenze, farne un punto di archiviazione e stoccaggio di incartamenti e materiale, e, prima ancora, la sede della futura Ast della Montagna.
«Roberto Pinardi, mio direttore amministrativo, abilissimo in questo - ha concluso Lovisari - è alla ricerca di finanziamenti utili allo scopo. L’intenzione è quella di vendere il vecchio ospedale di Bormio, di proprietà Asl, e, col ricavato pagare i lavori su Tirano».
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