Blocco scrutini?
No, al massimo
salta la prima ora
L’agitazione annunciata dagli insegnanti
non potrà incidere più di tanto sulle operazioni
Genitori e presidi ribadiscono tutta la loro contrarietà
Lecco
Sciopero degli scrutini. I docenti hanno deciso per lo sciopero della prima ora di servizio. Niente blocco come precedentemente annunciato, ma una mobilitazione più soft.
Mobilitazione su cui però c’è il punto interrogativo dell’adesione, perché se all’ultimo sciopero nelle scuole lecchesi ha aderito una percentuale tra il 35 e il 40%, va evidenziato che il restante 60% non ha condiviso l’agitazione.
Le associazioni dei genitori, dall’Age all’Agesc, appoggiano la riforma di Renzi, seppur con tutti i distinguo del caso.
Quanto ai presidi, buona parte di loro prende atto dello sciopero degli scrutini, ma ha già pronto il piano di riserva.
«I docenti sono liberi di scioperare, è un loro diritto – fa notare Walter Valsecchi , preside del Fiocchi – però la normativa parla chiaro: non potranno rallentare i lavori per l’ammissione alla maturità, per quelle classi va rispettata la tabella di marcia. Quanto agli scrutini delle altre classi, che inizieranno attorno al 9 giugno, abbiamo già pronto un calendario alternativo».
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