Blocca l’attracco dei “vip”, custode di villa Monastero nei guai
A giudizio l’uomo che fermò il questore Bocci. Sulla barca due alte cariche provinciali, che hanno testimoniato in tribunale
L’ex custode di Villa Monastero Antonio Cintorino, da tempo in pensione, è stato citato a processo in tribunale a Lecco per le seguenti ipotesi di reato: resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 del codice penale); interruzione di pubblico servizio o necessità (art. 340); lesioni (art. 581).
Nei guai è finito per la lite con esponenti della Provincia e il questore Fabrizio Bocci, risalente al maggio al 2010. In occasione di un convegno di rilievo internazionale nel maggio 2010, a bordo di una pilotina, giunsero via lago a quella scaletta, fra gli altri il questore Bocci, il segretario della Provincia Amedeo Bianchi, il comandante della polizia provinciale Raffaella Forni.
Il pilota accostò lo scafo per fare scendere le persone a bordo. Ma Antonio Cintorino manifestò la sua opposizione alla loro discesa per salire sulla scalinata ed entrare nel parco e sala convegni, con una certa energia.
Dalle parole allo “scontro” anche fisico quel giorno di cinque anni or sono è tornato alla ribalta, tanto da fare proseguire la contesa con le conseguenze giudiziarie penali.
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