
(Foto di Foto Sandonini)
Bitto: in tre giorni
25mila visitatori
Ieri nonostante la pioggia i fan dello chef Simone Rugiati sono arrivati numerosi
Non è mancata la nota polemica di chi ha chiesto il ritorno al polo dell’evento
Supera la prova maltempo la Mostra del Bitto stando ai dati forniti dall’organizzazione ,che parla di più di 25mila presenze in tre giorni tra piazza Sant’Antonio e gli stand dislocati nel centro storico della città. La giornata con il massimo di presenze è stata forse quella di sabato. Ma nonostante la pioggia, moltissimi i visitatori arrivati ad aspettare la guest star dell’evento, ieri pomeriggio nel chiostro di Sant’Antonio, lo chef televisivo Simone Rugiati a cui è andato l’onore di tagliare le forme di Bitto e di Casera che quest’anno hanno vinto la Mostra.
«Conosco e apprezzo il Casera che utilizzo per molte delle mie ricette - ha dichiarato il cuoco lanciato da La7, conduttore di “Cuochi e Fiamme” e “Io me e Simone” format di punta di Gambero Rosso Channel - e mi piace la cucina valtellinese perché i piatti sono semplici, hanno il sapore e il profumo della terra, della montagna per la precisione. Mi ha fatto molto piacere sapere che qui gli alpeggi sono ancora sfruttati, che ci sono molti giovani che salgono in malga nonostante le difficoltà di adattamento ad uno stile di vita, certamente non per tutti».
Rugiati, volto televisivo molto noto, si è concesso ai fan firmando autografi e facendosi immortalare dagli smartphone prima di raggiungere la tensostruttura dove è stato allestito uno show televisivo, in cui si sono sfidati due giovani aspiranti cuochi mischiando gli alimenti base della cucina tipica valtellinese.
Gran folla tra il pubblico mentre dall’ingresso continuavano a defluire curiosi, famiglie e visitatori, molti anche intenzionati ad acquistare, arrivati soprattutto da fuori provincia (circa l’80%), dal Lecchese, la Brianza e il Comasco.
«Oggi per stuzzicare l’attenzione e la curiosità del pubblico non è sufficiente mettere in mostra le eccellenze del territorio, nel nostro caso i prodotti lattiero caseari, che sono ciò che di meglio la Valtellina sa esprimere - così il presidente del Consorzio di tutela del Bitto e del Casera , Vincenzo Cornaggia - ma dobbiamo fare promozione anche con gli eventi, le iniziative culturali, i volti famosi della tv, tutto aiuta per farci conoscere e guadagnare visibilità».
E se la Mostra non è stata esente da qualche polemica, sabato la statale 38, è stata tappezzata da volantini che rivendicavano il ritorno dell’evento al polo fieristico, Renato Ciaponi, presidente del Consorzio turistico Porte di Valtellina è convinto che la manifestazione in centro sia la scelta giusta.
«Al polo avremmo una fiera come tutte le altre, un duplicato di iniziative che si assomigliano un po’ tutte - afferma - qui in centro abbiamo la possibilità di proporre molti eventi, in location storiche interessanti, i visitatori hanno la possibilità di conoscere la città e di vivere in modo attivo, da protagonisti, la Mostra in tutti i suoi momenti».
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