Cronaca / Lecco città
Martedì 02 Settembre 2014
Beccalossi chiede ai tifosi più equilibrio
«Una sconfitta ci sta, ora ripartiamo»
«Mi sono arrabbiato però non va bene passare dall’euforia alla depressione»
«Bisogna lavorare e correggere gli errori fatti, dobbiamo migliorare molto»
Non ci sta, il presidente Evaristo Beccalossi. L’ambiente bluceleste è passato dall’euforia alla depressione. Da un’estate nella quale il Lecco sembrava aver già vinto il campionato al post partita di Seriate nel quale si parlava di salvezza.
«Non si ragiona così – sbotta l’ex campione interista – Ci vuole equilibrio. Mi sono arrabbiato, sì, ma nello stesso tempo ho notato che vinci una partita sei il Real Madrid, mentre perdi una partita, seppur male, e diventi una squadra scarsa. In un mese da una possibile situazione negativa siamo riusciti a fare passi importanti. C’è ancora da lavorare, ma non mi piace passare dall’essere fenomeni all’essere dei brocchi. C’è da essere lucidi, proprio in questi momenti».
Abbiamo criticato l’atteggiamento tattico della squadra, troppo spregiudicato e poco “coperto”. Ma Beccalossi non pensa sia questa la spiegazione del 5 a 2 di Seriate: «Ci ho pensato tutta sera e non penso che sia questo il nostro valore. È stata una partita strana: abbiamo fatto due gol in trasferta ma abbiamo concesso tanto, troppo. È una sconfitta che ci deve servire per ripartire con lo spirito giusto. Siamo una società importante ma proprio per questo nessuno ti regala niente. I ragazzi lo devono capire subito».
Voglio lavorare sulla mentalità. Se dobbiamo perdere lo dobbiamo fare tirando fuori tutto, mentre ieri credo sia stata una partita non affrontata nel modo giusto.
C’è anche da dire, però, che al di là di una condizione fisica che non può essere ancora perfetta (soprattutto per i più “pesanti”), a Seriate mister Cotroneo non poteva nemmeno contare su una panchina: c’erano solamente giovani a disposizione: «Lo sappiamo bene. Quando fai una squadra partendo da zero non puoi assolutamente pensare che dopo due partite di un certo tipo vada tutto bene. Abbiamo le idee ben chiare, solo che bisogna prendere le cose negative e cercare di eliminarle, capendo dove si possa migliorare. Ma lo si fa solo con la lucidità e l’equilibrio».
L’altalena di emozioni e di risultati non piace. Ma Beccalossi vuole intervenire: «Sappiamo cosa fare e lo faremo al più presto. Ma non perché pensiamo che sia tutto negativo. Dobbiamo fare una squadra che vada a giocarsela con tutti, da grande squadra e da grande società, ma non a parole, con i fatti. Dobbiamo essere più bravi tutti, nessuno escluso, questo è fuori di dubbio».
Intanto piove sul bagnato: il difensore classe 1994 Luca Redaelli si è fratturato la spalla destra: «L’ho sentito stamattina (ieri per chi legge, n.d.r.) e mi ha confermato la diagnosi. Purtroppo non ce l’avremo per un mese. Ma ripeto: quando fai calcio non risolvi tutto in una domenica. Non sarà quest’assenza a condizionarci».
Beccalossi conferma la sua totale fiducia sulla squadra: «Sono certo di avere un buon gruppo a disposizione. Ma dobbiamo migliorare. Certo che se non migliori è un problema».
L’anticipo della prima di campionato contro il Mapello a sabato alle 14,30 (diretta Rai Sport 1) è un vantaggio o uno svantaggio? Il presidente bluceleste non ha dubbi: «Sono stato giocatore e so che in questi momenti non vedi l’ora di tornare in campo per “vendicare” la sconfitta. Ma noi dobbiamo soprattutto scendere in campo per dare tutto e quando usciamo dal terreno di gioco non dobbiamo avere niente da rimproverarci. È questa la mentalità che rispecchia la voglia di fare che ci deve essere in una piazza e in una squadra importanti. Ci vuole un undici che non abbia paura di niente, che alle difficoltà sappia reagire».
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