Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 09 Settembre 2014
Battisti, a Molteno
né un fiore né un ricordo
Sedici anni fa la morte e lui non è più a Molteno
Il cimitero un deserto, solo pochissimi fan
e gli abitanti che dicono: «Doveva restare qui»
La coda dei fan al cimitero di Molteno è ormai un ricordo. Ieri, a 16 anni dalla morte di Lucio Battisti, nel camposanto del paese lecchese (dove Battisti aveva riposato per quindici anni, dopo la morte nel 1998) manca il via vai di appassionati. Quelli che, in passato, venivano per portare un fiore, lasciare una foto dinanzi al sepolcro del loro idolo, per dire una preghiera in tono raccolto ricordando il mito della canzone italiana. Dopo lo spostamento della salma dal cantante, disposto dalla vedova Grazia Letizia Veronese nel settembre 2013, il “pellegrinaggio” di fan è solo un ricordo.
Ieri mattina solo alcuni moltenesi . Fan di Lucio? Pochissimi. Uno c’è, venuto da neanche da troppo lontano come ogni anno per ricordare il cantante.
«Sapevo che non avrei trovato la tomba di Lucio, ma ci sono ugualmente – racconta Giovanni Fasà, di Giussano - Sono sempre stato un suo grande fan, partecipai anche ai suoi funerali: ho scelto di fare un passaggio al cimitero di Molteno a prescindere. Ho iniziato a strimpellare la chitarra suonando le sue canzoni, le ho amate tutte, anche se la mia preferita rimane “La canzone del sole” La vedova può avere avuto tutte le sue ragioni, per aver spostato la salma di Lucio, ma credo che avrebbe potuto lasciarla qui, dopo tanti anni dalla morte, permettendo ai tanti fan come me di venire a lasciare una lettera, una foto, un mazzo di fiori».
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