Cronaca / Circondario
Martedì 03 Febbraio 2015
Basilica strapiena per Bonacina
Addio allo storico centralinista
La sua è stata per oltre trent’anni la voce amica del municipio. Il prevosto: «Ha aiutato chi come lui doveva fare i conti con la cecità»
Basilica di San Nicolò gremita e un clima di commozione e profondo affetto hanno accompagnato ieri l’ultimo saluto a Carlo Bonacina, che per oltre 30 anni, rispondendo al centralino del municipio, è stato la voce del Comune di Lecco.
«La vostra presenza esprime in questo momento di dolore la profonda vicinanza ai fratelli di Carlo, alla moglie Maria Pia e al figlio Dario» ha sottolineato il prevosto monsignor Franco Cecchin durante l’omelia, prima di ricordare le qualità che hanno permesso a Carlo di conquistarsi un posto speciale nel cuore di tanti lecchesi.
«Ha vissuto 77 anni dovendosi misurare con un grosso limite, ma questo nostro fratello ha saputo vivere il suo limite come il luogo privilegiato per dare il massimo di sé. L’ha accompagnato una profonda fede cristiana maturata nel suo personale travaglio, a cui ha saputo rispondere con una forza indicibile. Per anni è stato la voce della nostra città aiutando chi come lui si doveva confrontare con il limite della cecità».
E proprio loro, gli amici dell’Unione Italiana Ciechi, gli hanno riservato al termine della cerimonia un saluto carico di significato: «Perché la nostra disabilità non sia un alibi al nostro disimpegno. Era questo, Carlo, il monito che ci ripetevi sempre, parole che oggi risuonano ancora più chiare».
Tanti i consiglieri comunali e gli ex colleghi del municipio presenti ai funerali, tra loro anche il sindaco Virginio Brivio e l’ex sindaco Giulio Boscagli.
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