Barzanò, morì al salumificio

In cinque andranno a processo

Lo ha deciso il gup, la prima udienza è fissata per il 21 gennaio

Barzanò

Tutti rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo in concorso e violazione delle norme in materia di sicurezza sui posti di lavoro.

Questa mattina il gup di Lecco Massimo Mercaldo ha accolto la richiesta del pubblico ministero Cinzia Citterio e ha deciso che sarà un giudice a stabilire la verità sulla morte di Manuela Tatiana Zecchina, 46 anni, abitante a Renate, nella vicina provincia di Monza.

La donna, addetta alla pulizie e dipendente della cooperativa “C.G.P.” di Missaglia, fu vittima di un infortunio mortale nel tardo pomeriggio di giovedì 28 aprile 2011 mentre stava lavorando al “Salumificio Fratelli Beretta spa” di Barzanò: rimase “imprigionata” nella macchina impastatrice, che le causò ferite mortali alla testa.

Le persone indicate come imputati sono Alberto Beretta, rappresentante legale della società , e Diego Rottoli, responsabile del servizio di prevenzione e sicurezza della “Beretta spa”, Giulia Sala, rappresentante legale della “C.G.P.”, e Giovanni Bellani, responsabile sicurezza della stessa cooperativa, Stefano Iozzelli, rappresentante legale della società, produttrice della impastatrice.

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