Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Aprile 2015
Banca del latte
All’ospedale
ce n’è per tutti
Quello materno viene conservato al Lactarium, arricchito con nutrienti su misura per ogni bimbo, Ora un accordo con l’associazione allevatori pe ri controlli qualità
Attenzione al latte materno venduto in rete: è pericoloso e privo di controlli, tanto da rischiare di essere letale.
A lanciare l’appello alla buona coscienza delle mamme è il dottor Roberto Bellù, primario della patologia neonatale dell’ospedale di Lecco. Che racconta un programma innovativo che sta per decollare all’ospedale Manzoni proprio sulla tutela del latte materno e dei nascituri.
«È un alimento fondamentale per i bimbi, soprattutto per i neonati pretermine: quasi un farmaco, per le sue proprietà immunostimolanti». Ecco perché le mamme sono incoraggiate ad averlo, anche quando i bimbi sono troppo piccoli e deboli per attaccarsi al seno: «Il latte viene tirato artificialmente e poi dato al bimbo col sondino nasogastrico. Quello in eccesso viene mandato alla banca del latte di Milano». Qui il latte, destinato ad altri bimbi pretermine che ne hanno bisogno ma le cui madri non riescono a produrre il latte, viene pastorizzato e “processato”: ossia, «integrato con alimenti utili per per il bimbo: in particolare i minerali, in primis il calcio, e le proteine».
Anche al nido del Manzoni esiste il “Lactarium”: «Qui stocchiamo il latte delle mamme, che viene conservato in frigo, a volte congelato, e poi fortificato con i nutrienti utili a ciascun bimbo».
Di più: «Proprio in questi giorni abbiamo avviato una collaborazione con l’Aral, associazione regionale allevatori della Lombardia». In effetti, spiega ancora Bellù, «anche se il latte materno e il latte vaccino sono ben diversi, le modalità di controllo, pastorizzazione e conservazione non si discostano». Anzi: «L’Aral è enormemente superiore a noi per anni di esperienza». Grazie all’idea di collaborare con gli allevatori lombardi, nelle prossime settimane un furgoncino dell’Aral, oltre che viaggiare visitando i vari allevamenti della zona, per i consueti prelievi e controlli di qualità, sosterà anche dall’ospedale lecchese per prelevare alcuni campioni di latte materno. «Questo - spiega Bellù – non solo ci consentirà controlli approfonditi, ma anche ci darà l’esatta composizione del latte delle mamme, delle sue qualità e dei nutrienti che mancano e che possiamo integrare. In maniera personalizzata per ogni bimbo».
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