Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 04 Gennaio 2015
Baby prostitute a Milano
Gli indagati sono ventisei
Chiariti i contorni dell’indagine coordinata dai carabinieri di Costa Masnaga partita dalla Brianza
Tre le minorenni sfruttate, alle ragazze venivano applicate tariffe diverse a seconda delle prestazioni
Sono complessivamente ventisei le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta su un giro di prostituzione, anche minorile, partito dalla Brianza, in modo particolare dagli accertamenti dei carabinieri della stazione di Costa Masnaga a seguito della segnalazione della coordinatrice di una comunità protetta per minori in difficoltà.
Si sono precisati ieri i contorni dell’indagine che, l’ultimo giorno dello scorso anno, ha portato in carcere un pr originario della provincia di Pavia ma residente a Milano accusato dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo delle ipotesi di reati di induzione, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione minorile e sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Il provvedimento restrittivo è frutto delle risultanze investigative dei carabinieri brianzoli, che hanno sollevato il velo su un giro di prostituzione tra la città di Milano e il suo hinterland nel periodo tra aprile e dicembre 2014, coinvolte anche tre ragazze minorenni (una delle quali divenuta nel frattempo maggiorenne). L’attività investigativa ha preso il via proprio nel mese di aprile a seguito di una segnalazione della coordinatrice della comunità educativa “Villa Solidea” di Rogeno, la quale aveva portato all’attenzione dei militari strani comportamenti e atteggiamenti da parte di due ragazze straniere ospiti della struttura.
Sin dalle prime fasi dell’indagine, i carabinieri hanno potuto accertare che le giovani, amiche tra loro, entravano in contatto e concordavano prestazioni sessuali a pagamento con numerosi clienti avvalendosi di alcuni siti web e utilizzando i social network e i servizi di messaggeria istantanea, quali Facebook e Whatsapp, installate sugli smartphone.
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