Cronaca
Lunedì 02 Dicembre 2024
Baby Gang, l’avvocato difensore: «Pena sproporzionata»
Lo scrive la difesa del noto trapper nell’appello contro la condanna, con rito abbreviato del gup di Milano Tommaso Perna, dello scorso ottobre a tre anni e 4 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. Il processo vedeva al centro i disordini del 10 aprile 2021, in zona a San Siro a Milano
Non solo «il fatto» che «non abbia preso parte agli scontri è pacifico», ma anche « la pena inflitta senza attenuanti è sproporzionata, anche perché la sentenza lo dipinge» come «un soggetto che soffia sul disagio sociale per alimentare sentimenti di rivalsa contro le istituzioni, e non un giovane che denuncia con l’arte l’emarginazione sociale che ha conosciuto».
Lo scrive la difesa del noto trapper Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, 23 anni, in vetta alle classifiche e con milioni di follower sui social, nell’appello contro la condanna, con rito abbreviato del gup di Milano Tommaso Perna, dello scorso ottobre a tre anni e 4 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. Il processo vedeva al centro i disordini del 10 aprile 2021, in zona a San Siro a Milano, quando un collega e amico di Baby Gang, il trapper Neima Ezza (per lui un anno e mezzo di messa alla prova), ossia Amine Ez Zaaraoui, stava realizzando un video musicale. Sarebbero stati presenti, stando alle indagini della Polizia e del pm Leonardo Lesti, circa 300 ragazzi, tra cui Baby Gang e Neima appunto, alcuni anche minorenni, e ci fu un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine.
Non vi sono video, però, scrive l’avvocato Niccolò Vecchioni, «che raffigurano Mouhib nell’atto di scagliare sassi o altri oggetti contro gli agenti», né immagini «che collochino Mouhib nel gruppo di facinorosi protagonista degli scontri». Eppure, secondo il difensore, per il gup Baby Gang «sarebbe comunque responsabile per i fatti in imputazione» e «in questa ’visione a tunnel’, la motivazione della sentenza appare ridondante e densa di aporie logiche».
Lo «sviluppo logico della sentenza», per il difensore, «appare interamente appiattito sulle valutazioni» di un «fan minorenne», il quale «dichiarava che i video musicali» del trapper «rappresentano una sorta di odio contro le forze dell’ordine che sono visti come i nemici».
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