Cronaca / Valsassina
Martedì 14 Luglio 2015
Autonomia delle scuole dell’Alta valle
La rivendicano i sindaci: «È necessaria»
La tesiL’unificazione degli istituti di Premana e Cremeno scomodissima per i trasporti. Le giunte di Fazzini e Scarpa lo hanno ribadito alla Provincia: «Questioni logistiche»
Sono già due le amministrazioni comunali interessate che hanno espresso la richiesta di mantenere l’istituto comprensivo di Premana «con pieni poteri e riconoscimento formale di personalità giuridica», in deroga alle leggi vigenti.In altre parole: l’autonomia.
Così le giunte di Premana, con il sindaco Nicola Fazzini, e di Casargo, con Pina Scarpa, hanno riposto alla richiesta pervenuta dal presidente provinciale Flavio Polano che deve sottoporre alla Regione il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2016-17.L’argomento è già stato in passato oggetto di interventi, riunioni, prese di posizione da parte delle amministrazioni interessate che sono quelle di Premana, Casargo e Margno come sedi di scuole statali ma nel complesso dell’intera alta Valsassina per il bacino di utenza che è quello che caratterizza la richiesta.
Negli ultimi mesi sono stati fatti ulteriori approfondimenti, proprio sulla base della richiesta provinciale di fine maggio ed è scaturita la necessità di ribadire fermamente che «dal punto di vista del territorio e della logistica, le peculiarità dell’alta Valsassina impongono il mantenimento dell’attuale istituto comprensivo di Premana in quanto se così non fosse, i disagi ed i disservizi in capo a studenti, genitori, insegnanti e amministratori sarebbero gravissimi – affermano le giunte Fazzini e Scarpa – con rilevanti e deleterie ripercussioni sulla qualità dell’istruzione e sulla qualità dell’istruzione e sul futuro dei nostri giovani».
L’ipotesi è sempre la stessa, l’unificazione degli istituti di Premana e Cremeno, distanti tra loro 30 chilometri in un contesto di strade di montagna e di collegamenti di trasporto pubblico carenti ed insufficienti.
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