Cronaca / Circondario
Venerdì 06 Settembre 2013
Ausm, corsa contro il tempo
per salvare i posti di lavoro
Entro la fine mese di settembre
la società deve essere liquidata
Sono tredici i lavoratori a rischio
Tre soluzioni per salvare l’Ausm e, soprattutto, i dipendenti: il cda e il comune di Calolzio tentano il tutto per tutto.
Salvo proroghe, che ovviamente sono già state richieste, le aziende pubbliche di servizi che coprono un bacino inferiore ai trentamila abitanti dovranno essere poste in liquidazione con decorrenza 30 settembre. In città si sta cercando di risolvere il problema, sul piatto ormai da tempo.
«Al momento siamo alle prese con tre possibili scenari - ci ha spiegato il presidente della municipalizzata, Angelo Orlandi -. La prima è pubblicare un bando per mettere a gara il servizio, per coinvolgere privati che si impegnino ad assumere il personale. La seconda possibilità riguarda l’indizione di una gara con cui far entrare un socio privato nella società. Infine, trovare altri Comuni da servire per arrivare al bacino di trentamila abitanti stabilito dalla normativa».
Tre strade da percorrere, quindi. Di queste, però, c’è n’è una che sembra più agile delle altre, tanto è vero che il consiglio di amministrazione Ausm ha già intavolato il relativo discorso. I riferimento è all’ultima delle possibilità indicate da Orlandi.
«Abbiamo avviato una trattativa con il Comune di Erba. Anche loro hanno una società che sconta l’identico problema. Loro però non si occupano di igiene urbana ma offrono alla collettività altri servizi».
Unire le forze - in questo caso il bacino di utenti -, quindi, sarebbe risolutivo per entrambe le società, che potrebbero sopravvivere alla scadenza indicata per legge e continuare a garantire l’occupazione, oltre ovviamente ai servizi.
La questione verrà approfondita a breve: già la prossima settimana, infatti, è in programma un incontro tra i rispettivi sindaci e amministratori, per valutare la reale fattibilità dell’operazione. E’ comunque solo un primo passo, che già di per sé potrà produrre vantaggi consistenti.
«Se i due Comuni votano nei rispettivi consigli un documento di interesse nei confronti di questa ipotetica fusione si ottiene subito un grosso beneficio - ha proseguito il presidente della municipalizzata -: da quel momento gli enti hanno infatti a disposizione sei mesi ».
Quindi, si andrà a verificare la concreta possibilità di procedere in questa direzione - alla quale Orlandi sta lavorando ormai da due mesi - con l’obiettivo principale di salvare il posto di lavoro all’organismo Ausm, adottando comunque una soluzione economicamente conveniente. A momento, comunque, i dipendenti sono venti, una parte dei quali (7), però, è impiegato sul ramo acqua, che sta per essere acquisito dalla nuova società Idroservice. Il problema si pone dunque per gli altri 13, che invece operano nel settore igiene urbana. n
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