Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 14 Settembre 2014
Assunzioni del personale Cri:
76 gli interessati in provincia
Buone notizie per i precari dall’accordo raggiunto nei giorni scorsi in Regione - I dipendenti passeranno da contratti a tempo determinato ad indeterminato
Sono 76 i dipendenti della Croce rossa, Comitato provinciale di Sondrio, che beneficeranno dell’accordo raggiunto, pochi giorni fa, fra Regione Lombardia, Croce Rocca e organizzazioni sindacali. In ragione del quale tutti e 700 gli attuali dipendenti a tempo determinato della Cri regionale, di cui i 76 della provincia di Sondrio, dal primo ottobre, verranno assunti a tempo indeterminato sulla base di un nuovo contratto di lavoro consono all’altrettanto nuovo status giuridico Cri, passata da ente pubblico a ente di diritto privato e, per la precisione, ad «associazione di promozione sociale privata - spiega Giuliana Gualteroni, presidente provinciale Cri di Sondrio – di interesse pubblico, posta sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica proprio per la sua alta valenza sociale».
Ed è proprio per questo cambiamento di status giuridico che si è posta la necessità di vagliare e modificare anche la posizione contrattuale di tutti i dipendenti Cri che si occupano di emergenza e urgenza 118 «perché questo accordo riguarda questa categoria di lavoratori – precisa Gualteroni - che, noi, pur essendo una realtà fondata eminentemente sul volontariato, abbiamo in carico proprio per la necessità di garantire la copertura di un servizio 360 giorni l’anno, e 24 ore al giorno, che, con le sole forze del volontariato non potrebbe svolgersi. Dal lunedì al venerdì, infatti, i turni su tutte le postazioni 118, da Campolcino a Livigno, passando per Chiavenna, Nuova Olonio, Morbegno, Sondrio, Chiesa in Valmalenco, Aprica, Tirano, Sondalo e Bormio, sono coperti da personale assunto, mentre il sabato e la domenica subentrano, a turno, i volontari tutti debitamente formati».
Il tutto considerato che sono circa 500 i volontari del soccorso 118 attivi in provincia di Sondrio, contro un numero totale di volontari Cri, impegnati in molteplici servizi di carattere sociale, pari a 900. «Noi siamo un’associazione di volontari, - insiste Gualteroni -, io stessa lo sono, perchè i presidenti non sono assunti per quanto, col nuovo status giuridico, diventiamo dei veri e propri datori di lavoro con tutti gli oneri correlati a questa nuova funzione prima rivestita dal direttore regionale Cri che, invece, era assunto».
Passando, quindi, la gestione delle maestranze in capo ai Comitati provinciali e locali Cri, Gualteroni si trova a gestire un parco uomini non di poco conto. «Cercherò di fare del mio meglio – afferma – e sono, comunque, molto soddisfatta dell’accordo raggiunto a livello regionale tale da dare stabilità ai nostri lavoratori, garantendo loro, peraltro, un inquadramento di livello economico quasi uguale a quello precedente, punto su cui, ammetto, avevamo alcuni timori. È fondamentale apprendere, però, che, d’ora innanzi, il rapporto sarà a tempo indeterminato senza che si debba ricorrere più ad assunzioni anche di tre mesi in tre mesi o, come accade in alcune realtà, non nella nostra, devo dire, a chiamata».
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