Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 07 Luglio 2013
Asili nido, tagliati
i fondi alle famiglie
La Regione ha dimezzato i trasferimenti
e il Comune di Sondrio ha rivisto il meccanismo
per erogare i nuovi contributi in base al reddito
Sondrio La Regione dimezza i fondi e l’Ufficio di piano deve modificare il sistema di aiuti alle famiglie tramite i voucher per gli asili nido: i contributi saranno assegnati in base all’indice Isee, con importi differenziati e priorità per i nuclei con i redditi più bassi. Di motivazioni, criteri e funzionamento del nuovo sistema ha parlato venerdì sera alla commissione consiliare l’assessore all’Istruzione Marina Cotelli, che nella sua relazione sul Piano per il diritto allo studio 2013 – 2014 ha spiegato anche questa novità che interessa tutto il mandamento di Sondrio, nel quadro del Piano di zona per i servizi sociali.
Cambiare sistema è stata praticamente una scelta obbligata, ha sottolineato Cotelli in commissione, perché i fondi messi a disposizione dal Pirellone si sono ridotti in maniera pesante e quindi la proverbiale coperta era diventata davvero corta, su questo fronte.
«Il Piano nidi triennale si è concluso e la Regione in pratica ha deciso di non rifinanziarlo – ha spiegato Cotelli in commissione ai rappresentanti dei gruppi consiliari -, cambiando il sistema di definizione dei fondi. In sostanza la Regione ha stanziato il 50% delle risorse prima assegnate al Piano nidi, demandando poi ai singoli Uffici di piano le decisioni su come ripartire questi fondi».
Con il Piano nidi, ha ricordato l’assessore, fino allo scorso anno il sistema prevedeva «un voucher di 190 euro a famiglia, cifra calcolata in base al costo medio standard a bambino e alle rette del nido pubblico», ma dall’anno scolastico 2013 – 2014 non sarà più possibile procedere in questo modo. «Di fronte ad un taglio di questo genere – ha sottolineato Cotelli – l’Ufficio di piano ha dovuto procedere ad una revisione generale: si applicherà un sistema di priorità in base all’indice Isee, parametro delle condizioni economiche delle famiglie».
Al posto del voucher da 190 euro, dunque, ci saranno diverse “categorie” di buoni, differenziate in base alle condizioni economiche dei nuclei familiari che iscriveranno i piccoli all’asilo nido. «Per le famiglie con un indice Isee fino a 12mila euro è previsto un voucher da 200 euro al mese – ha spiegato Cotelli -, poi ci saranno cifre diverse a seconda delle fasce di reddito, con un importo minimo di 60 euro al mese per le famiglie che hanno un indice Isee fino a 29mila euro. Per quanti hanno un indice che supera i 30mila euro non sono più previsti voucher».
Questo cambiamento, ha rimarcato l’assessore, «significherà meno risorse per i nidi pubblici, ma sarà anche più vistoso per le strutture accreditate», in città e nei Comuni del mandamento.
Nell’ambito territoriale del capoluogo i nidi esistenti sono 13, di cui 7 accreditati: realtà diverse per capienza, orari, tipologia di offerta, ha spiegato Cotelli, dalle strutture con un numero molto piccolo di alunni fino al nido comunale “La Coccinella”, che può accogliere fino a 72 bambini. «Da tempo il Comune ha particolare attenzione per questa struttura – ha rimarcato l’assessore -, che ha anche una forte componente di risposta sociale, al di là dell’aspetto educativo. Negli ultimi due anni non si è più creata una lista d’attesa e la graduatoria è stata riaperta diverse volte per arrivare alla saturazione dei posti, un fenomeno dovuto alla denatalità e probabilmente alla crescente difficoltà delle famiglie a far fronte alle spese».
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