Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 02 Luglio 2014
Aprica, sentieri per mountain bike
«Pericolosi per gli escursionisti»
Fanno discutere i tracciati appena inaugurati e rodati durante il “Bike circus”
Turista socio del Cai solleva il problema: «Quasi investito insieme a mia moglie»
Appena inaugurati e rodati durante il Bike circus, i sentieri per mountain bike già fanno discutere. Non tanto sulla bontà dell’iniziativa, quanto sulle regole di convivenza fra biker ed escursionisti.
Il riferimento va ad una lettera che è stata inviata da un turista di Como, socio di Cai dagli anni Cinquanta, all’ufficio turistico e al Cai stesso.
Nella missiva l’escursionista fa alcune considerazioni sulla fruibilità dei sentieri di Aprica segnalati nella varie pubblicazioni edite e distribuite dall’ente di soggiorno e dal Cai Aprica ed altri.
Recentemente lungo questi sentieri sono comparse delle segnalazioni (segnavia rossi) inerenti alla percorribilità dei medesimi da parte delle mountain bike.
Ma ecco cosa è accaduto al turista.
Incidente sfiorato
Qualche giorno fa con la moglie stava scendendo a piedi lungo la strada sterrata che dalla Magnolta porta ad Aprica (segnavia GVO) quando improvvisamente alle sue spalle, sbucando dalla curva a monte, è arrivata a forte velocità una persona in mtb che, per puro miracolo, non li ha investiti con tutte le conseguenze del caso.
«Come se niente fosse accaduto, la persona ha proseguito la sua veloce corsa verso valle – spiega l’escursionista - da parte nostra abbiamo accelerato il passo, sbirciando costantemente alle nostre spalle, per raggiungere il sentiero che porta ad Aprica che parte sulla destra della carrareccia all’altezza dell’imbocco del sentiero Tumel, (traccia invernale per sci-alpinismo), pensando così di essere al riparo da altri “discesisti pazzi”».
Pericoloso
«E qui la sorpresa: anche questo sentiero è segnalato con segnavia rosso, come percorso da mtb. A questo punto siamo scesi con molta apprensione e quasi costantemente guardandoci le spalle».
Alla luce di quanto accaduto sorgono delle domande che il turista rivolge: i sentieri d’Aprica sono tutti da condividere con le biciclette o ci sono sentieri ad esclusivo uso pedestre? Esistono regole comportamentali per rendere la condivisione priva di pericoli oggettivi? Il villeggiante, che ha accompagnato per i sentieri di Aprica le sue figlie quand’erano piccole, vorrebbe ora portarci pure i suoi nipotini, ma con quali garanzie di incolumità rispetto ai biker velocisti tenuto conto anche del fatto che chi scende non sente un mtb che gli arriva dietro e poi spesso i sentieri sono tortuosi e con curve cieche?
«Mi rendo conto di sollevare una questione delicata – fa presente il socio Cai - ma come sempre non vorrei che si aspettasse il caso spiacevole per evidenziare il problema. Molto meglio la prevenzione che la cura». n
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