
Cronaca
Domenica 24 Gennaio 2021
«Anziani protetti entro primavera
E avremo un primo stop ai decessi»
Medici e vaccini Campagna ferma per garantire i richiami ma bisogna accelerare sui più fragili
La campagna vaccinale anche in Lombardia è ormai ferma. in ogni provincia ci si deve concentrare sui soli richiami per evitare di vanificare l’efficacia della prima dose.
Pfizer fatica a consegnare le fiale: la settimana scorsa c’è stato un taglio del 50% e sono attese ulteriori riduzioni anche nei prossimi giorni. I vaccini di Moderna sono pochi e AstraZeneca, con ingenti quantitativi sui quali era riposta grande fiducia, ha già annunciato un taglio delle forniture da febbraio.
Problemi di dosi e consegne
«Già con il 20% o 30% della popolazione vaccinata potremo ripartire – commenta Fabrizio Pregliasco, noto virologo lombardo –. Al raggiungimento di queste percentuali ci attendiamo un primo stop ai contagi e alla circolazione del virus. Ma, soprattutto, avremo un primo grande impatto nella lotta alla pandemia se riusciremo a difendere gli anziani e i malati fragili. Perché se anziani e malati saranno vaccinati inizieremo ad abbattere davvero il dato più drammatico che da mesi ci mette con le spalle al muro, ovvero il triste numero dei decessi. Questa terza ondata speriamo sia solo un’onda, in questi ultimi giorni i parametri che ci preoccupavano ad inizio mese si sono un po’ stabilizzati. Magari con le restrizioni riattivate si potrà tenere a bada questo virus».
Pur comprendendo la grande voglia di tutti i cittadini di vaccinarsi tutti e subito, secondo Pregliasco è giusto sottolineare come la scienza abbia già fatto un enorme passo avanti mettendo a disposizione in un solo anno più tipologie di vaccini pronti all’uso. Certamente ci saranno tanti ostacoli da superare, ci vorranno molti mesi e non basteranno né la primavera né l’estate.
Ancora tanti mesi
«Non penso che la campagna vaccinale si concluderà ad agosto – dice Pregliasco – per tanti mesi ancora avremo a che fare con il Covid. Il lockdown sta generando disagio e ribellione sociale, ma dobbiamo ancora seguirlo perché ci permette di mitigare la malattia. La vaccinazione è l’arma per recuperare oltre alla salute anche l’economia. Ci sarà qualche intoppo, i primi li stiamo già vedendo, ma sarà fondamentale la velocità. I vaccini- ha assicurato Pregliasco- sono stati prodotti in tempi stretti, ma rispettano tutte le indicazioni di sicurezza».
La speranza
L’approvazione del vaccino AstraZeneca, il più opzionato dall’Italia, verrà discussa il 29 gennaio dalle autorità europee e i ritardi annunciati dall’azienda farmaceutica nelle consegne investono tutti gli Stati. Detto che le diplomazie sono al lavoro per accelerare la prossima distribuzione, è probabile che anche sul nostro territorio verranno rivisti i piani per le vaccinazioni.
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