Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 26 Ottobre 2009
Ancora un presidio
dei lavoratori Perego
I dipendenti dell'impresa di costruzioni brianzola hanno organizzato una protesta davanti ai cancelli aziendali: aspettano gli stipendi di luglio e settembre. Alcuni di loro sono in gravi difficoltà: non hanno i soldi per pagare le bollette. Si spera che la situazione si sblocchi al più presto con il ricorso alla cassa integrazione
Il problema è scoppiato davanti ai cancelli dell'impresa brianzola in tutta la sua virulenza. I lavoratori hanno organizzato un presidio per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Mancano all’appello il saldo di luglio e lo stipendio di settembre. «Sabato non ho fatto la spesa perchè non ho più soldi sul conto – racconta Carmelo Notaristefano – ho indietro due rate del mutuo da pagare e le bollette di gas ed acqua». «Questa mattina mi hanno tagliato i fili», aggiunge Nino, mentre Ahmed Elataoui ha indietro «2 mila 300 euro da pagare per il condominio». Non sta meglio Michele Cappiello, origini meridionali e accento brianzolo, più che integrato: «Ho un bambino disabile, non riesco più a comprare le medicine». Sono solo alcuni esempi. Ogni dipendente dovrebbe prendere circa 5 mila euro. Al presidio è arrivato un lavoratore metalmeccanico Mario Tarsi che ha espresso la sua solidarietà donando 50 euro ai lavoratori in presidio.
In via Tremoncino è scoppiata la rabbia di chi si sente preso in giro: «Mentre non pagano i dipendenti, ricorrono ai padroncini per far uscire i camion. Questo potrebbe configurarsi come faccenda da articolo 28, attività antisindacale», spiega Massimo Cannella, segretario della Fillea-Cgil di Lecco. Il problema, oltre agli stipendi che non vengono versati, è la mancata attivazione degli ammortizzatori sociali. Così i dipendenti della Perego non hanno alcuna copertura economica. L'auspicio è che al più preesto possano beneficaire della cassa integrazone.
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