Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 06 Ottobre 2013
Alunni disabili
senza sostegno
È mobilitazione
Ad un mese dalla ripresa delle lezioni in tutte le scuole di Valtellina e Valchiavenna, mancano ancora insegnanti di sostegno
Ad un mese dalla ripresa delle lezioni in tutte le scuole di Valtellina e Valchiavenna, mancano ancora insegnanti di sostegno, ma da Milano non sembrano intenzionati a concedere ulteriori risorse.
E così a rimanere senza l’aiuto ci sono almeno una quindicina di studenti con disabilità di tutta la provincia di Sondrio che hanno iniziato la scuola senza poter contare su questo aiuto per loro davvero fondamentale.
La denuncia della grave situazione arriva dalla Fad, la Federazione di associazione per disabili della provincia di Sondrio che lunedì, annuncia il suo presidente Vanni Seletti, «incontrerà il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale (Usp) Nicola Montrone per le spiegazioni necessarie e per conoscere i dati precisi», ma anche «per iniziare, se sarà ritenuto necessario dopo l’incontro, una contestazione pacifica di occupazione simbolica della sede del provveditorato».
E se entro giovedì della prossima settimana di risposte positive non ne arriveranno, la Fad è pronta ad andare avanti nella tutela del diritto allo studio con una protesta direttamente all’ufficio scolastico regionale. Se serve, si manifesterà anche al ministero dell’Istruzione.
«L’Ufficio scolastico provinciale ha chiesto otto insegnanti di sostegno in più e l’ufficio scolastico regionale da Milano ha risposto zero - pone l’accento Seletti -, perchè Luca Volontè, che è il dirigente regionale del personale della scuola, dice che ce ne avevano assegnati più che a sufficienza prima. Ma la richiesta riflette, o almeno dovrebbe riflettere, l’indicazione della scuola che ha in carico il bambino disabile, unica deputata, insieme a genitori e neuropsichiatria infantile, a decidere dei bisogni di sostegno e assistenza scolastica. Milano può chiedere chiarimenti, ma non è titolato a tagliare» fa rimarcare il presidente della Fad alla quale aderiscono Aias (Associazione italiana assistenza agli spastici), Anffas, il coordinamento famiglie disabili Alta Valle, il Quadrifoglio, il Tralcio, il sodalizio Fiori di Sparta, Piccoli Frutti e la Charitas Valtellina Superiore Valfurva.
Ad aggravare ulteriormente il quadro sul fronte disabilità, il Centro autismo – servizio rivolto a tutte le scuole attivo alla Racchetti di via Vanoni a Sondrio – non potrà più contare su un’insegnante specializzata.
«Dopo quattro anni di proficua collaborazione tra Centro autismo e le scuole di tutta la provincia con l’assegnazione al progetto autismo provinciale di un’insegnante specializzata e formata da Anffas, quest’anno la docente non è stata riassegnata - è la denuncia -: ciò sta a significare che il provveditorato dovrà lasciare i numerosi insegnanti che hanno sempre potuto contare sull’appoggio di questa collega e dello staff del Centro abbandonati a loro stessi. Una situazione insostenibile».
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