Alta Valle, venti alberghi

si mettono “Insema”

Operativo il primo gruppo di acquisto per il settore turistico della Valtellina che vede il suo referente in Dario Piller, già presidente dell’associazione albergatori e poi dell’associazione Turismo e Commercio di Livigno. Costituita in sordina, ora l’ importante realtà è uscita allo scoperto attivandosi appieno per la stagione estiva.

Gli obiettivi sono ambiziosi e puntano a fornire ai soci un servizio più efficiente, la miglior qualità e condizioni di acquisto molto vantaggiose. Tante le novità e le sorprese della nuova realtà, una cooperativa che innanzitutto si contraddistingue per il suo nome, “Insema”, un chiaro riferimento alla necessità di unire le forze, di fare sistema per superare la crisi e la congiuntura economica negativa. Il nome dialettale dato alla cooperativa richiama le tradizioni locali, il voler tornare alle origini quando l’ Alta Valle era una delle mete più ambite della borghesia, quando i vicini di casa non si facevano concorrenza ma lavoravano assieme.

Costituita all’hotel Vedig di Santa Caterina Valfurva, la cooperativa “Insema” raggruppa al suo interno numerosi alberghi di livello del mandamento per complessivi 1.500 posti letto. Da sottolineare che possono aderire ad “Insema” tutte le aziende della provincia di Sondrio che operano nel settore del turismo e della ristorazione. Il consiglio di amministrazione di “Insema” è formato da Dario Piller dell’hotel Spol di Livigno (presidente), Federica Andreola dell’hotel Genzianella di Bormio (vicepresidente), Alessandro Longa - hotel Astoria Livigno, Laura Pedranzini - hotel Vedig Santa Caterina e Cristina Confortola dei Bagni di Bormio - Qc Terme.

«In questo periodo - ha specificato Piller - sono stati definiti i contratti con i fornitori, aziende che sono state selezionate in funzione della proposta economica, della qualità del prodotto e del servizio erogato. Con l’inizio dell’estate “Insema” entra quindi nella sua piena operatività. In un periodo difficile per il settore, questo è un passo importante per rendere più competitive le attività ricettive abbattendo i costi e soprattutto instaurando un’azione aggregativa che coinvolge aziende di tutta l’Alta Valtellina».