Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 17 Agosto 2013
Allarme truffe, fa acquisti
e paga con assegni fasulli
Diversi casi già denunciati in provincia. Protagonista un uomo
di cinquant’anni appena uscito dalla prigione di Bollate
Il tempo delle truffe attraverso gli assegni scoperti o falsi sembrava passato da una decina d’anni. Ma se nel calcio squadra che vince non si cambia, il truffatore milanese che nei giorni scorsi ha scorrazzato per la nostra provincia dev’essersi detto che anche nel mondo della “sola” non vale la pena di abbandonare un sistema che può dare i suoi frutti.
Così, armato di faccia tosta, oltre che di un libretto degli assegni al quale non corrisponde alcuna garanzia di pagamento, l’uomo ha fatto il giro di negozi ed esercizi commerciali comprando articoli di vario genere e pagando poi con un assegno, peraltro lasciando al negoziante di turno la fotocopia della propria carta d’identità (che sembrerebbe autentica).
Come tutti i truffatori di professione, poi, l’uomo dimostra di saperci fare. Anche per questo non è difficile prendersi la fregatura. Esemplare il caso successo al negozio Telerie Balgera di Castione alcuni giorni fa.
Il cliente - ora indagato - si è presentato ai commessi dicendo di essere interessato a diversi tipi di merce, compreso un materasso di ultima generazione per il quale però ha assicurato che sarebbe passato in un momento successivo, mettendosi nel frattempo d’accordo sul luogo della consegna.
Il materasso avrebbe dovuto essere portato a Lecco, a un indirizzo al quale però non corrisponderebbe alcuna abitazione che si possa far risalire al presunto truffatore. Un luogo fittizio, insomma, buttato lì tanto per prendere tempo e carpire la buona fede del commessi con i quali ha parlato per oltre un’ora, raccontato anche diversi fatti della propria vita privata (veri o inventati, poco importa).
Dagli stessi venditori si era anche informato sulle possibilità di ottenere sconti e agevolazioni fiscali. Non certo il comportamento sospetto di chi mira frettolosamente a impossessarsi della merce e a far perdere le proprie tracce il prima possibile.
Così, quando quell’uomo simpatico e chiacchierone dal vago accento milanese ha chiesto di poter pagare i propri acquisti (articoli di teleria) con un assegno, nessuno ha pensato che potesse esserci un trucco.
Senza contare, oltretutto, che il cliente non ha avuto alcuna difficoltà a mostrare i propri documenti di identità.
Le sorprese sono saltate fuori in un secondo tempo, quando il titolare del negozio, Giorgio Balgera, è andato in banca per l’incasso dell’assegno da 690 euro e si è sentito rispondere dal cassiere che a quel documento non corrispondeva alcuna solvibilità. Ma questo è soltanto uno dei casi emersi in questi giorni e riconducibili sempre alla stessa persona, un milanese del ’64 che risulta essere appena uscito dal carcere di Bollate dove aveva appena scontato una pena proprio per reati legati alla truffa.
Al momento, si apprende da fonti investigative, sarebbero cinque i casi accertati per i quali è stata presentata una denuncia, e sempre per importi di alcune centinaia di euro. In totale, si parla di un ammanco attorno ai 3mila euro. Ma potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg : le truffe, insomma, potrebbero essere molte di più.
Resta da capire anche dove sia finita tutta la merce, che si sospetta possa essere stata consegnata a un ricettatore per poi essere rimessa in commercio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA