Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 10 Novembre 2013
«Allarme topi,
il Ciak non c’entra»
Il proprietario assicura che all’interno dell’ex cinema non c’è alcun segno della presenza di roditori - E a chi punta il dito contro l’abbandono dello stabile dice: «Facciamo controlli ogni settimana»
Se in strada e nei cortili intorno a via Caimi sono sbucati ratti, «di certo non arrivano dall’ex cinema Ciak, perché abbiamo controllato attentamente e non ci sono segni della presenza dei roditori». Lo assicura Andrea Balgera, amministratore e proprietario della palazzina che anni fa ospitava la sala cinematografica, poi chiusa nel 2000 per una serie di problemi con gli adeguamenti alle norme di sicurezza.
Nei giorni scorsi, si ricorderà, alcuni residenti della zona vicina al Ciak – si può ancora chiamare così, visto che l’insegna è rimasta al suo posto - hanno segnalato la presenza di grossi ratti in via Caimi e dintorni, sia in strada, sia nei cortili delle case, e hanno puntato il dito sull’ex cinema come probabile fonte del problema.
Secondo Balgera, però, i ratti in realtà devono aver “preso residenza” altrove, a giudicare dalla situazione all’interno della palazzina: «Ho controllato personalmente - spiega - e dentro l’edificio non ho trovato né escrementi, né altri segni che facciano pensare alla presenza dei topi. Nel vicolo sul lato verso il carcere sono cresciuti degli arbusti, certo, ma abbiamo trovato soltanto un paio di cartacce buttate nel cortiletto da qualche passante. Possiamo anche fare un sopralluogo, se si vuole verificare direttamente come stanno le cose». Secondo il proprietario, insomma, all’interno dell’edificio è tutto regolare, senza “ospiti” poco graditi. Peraltro, ricorda Balgera, non è la prima volta che l’ex cinema viene additato come fonte di problemi che invece dipendono da altre strutture: «Già due anni fa nella zona si era manifestato questo stesso problema – spiega - e anche allora molti sostenevano che i topi arrivassero dall’ex cinema, siccome l’edificio è inutilizzato. Alla fine però i tecnici chiamati per la derattizzazione avevano scoperto che in realtà gli animali provenivano dalle cantine di un condominio lì vicino e che l’ex Ciak non c’entrava nulla».
Dopo le lamentele degli abitanti della zona il Comune ha promesso verifiche approfondite ed eventualmente un intervento di derattizzazione «per rendere salubre l’area», ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Michele Iannotti: gli incaricati controlleranno sia l’area dell’ex cinema sia i dintorni, perché «non sempre è facile capire da dove arrivino i roditori», ha sottolineato l’assessore. Nel giro di qualche giorno, insomma, si dovrebbe avere un quadro più chiaro della questione e poi degli eventuali interventi che palazzo Pretorio metterà in campo in caso di necessità.
Nel frattempo Balgera tiene a sottolineare un altro punto, rispetto alla situazione dell’ex Ciak: «È vero che il cinema è chiuso ormai da molti anni – dice -, ma l’edificio non è certo abbandonato, visto che praticamente ogni settimana andiamo a controllare che tutto sia a posto, all’interno e negli spazi circostanti, e che non si siano creati tutti quei problemi che possono capitare anche nelle case».
L’episodio dei giorni scorsi ha riportato l’attenzione anche sul futuro dell’ex cinema, ma su questo fronte per intanto non sembrano esserci novità all’orizzonte. Un paio d’anni dopo la chiusura i proprietari avevano valutato la possibilità di adeguare la sala alle normative e di affidare poi ad una società specializzata il cinema rinnovato, ma tutto si era bloccato per gli ingenti costi necessari alla ristrutturazione, come conferma Balgera. «All’epoca avevamo studiato un progetto per riaprire il Ciak – spiega -, ma le cifre necessarie a sistemare la sala erano troppo elevate. Sarebbe bello recuperare questo edificio, ma in questa situazione economica generale è ancora più difficile trovare la soluzione adatta».n
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