Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 19 Ottobre 2013
Alla Colmen altri otto cervi uccisi
Ma c’è l’ombra del bracconaggio
La polizia provinciale sta cercando il maschio adulto di ungulato ferito giovedì
Difficile risalire all’autore del ferimento del capo che non rientra nella categoria
inserita dalla Provincia negli abbattimenti programmati sulla montagna magica di Dazio
Otto i capi abbattuti nella seconda giornata di caccia aperta sulla Colmen di Dazio che si aggiungono ai nove uccisi settimana scorsa. Ma fra le vittime si conta anche un maschio adulto - non cacciabile - ferito sempre nella giornata di giovedì.
Ieri gli agenti di polizia provinciale erano sulle sue tracce - con l’intento di curalo se possibile o abbatterlo se in gravi condizioni - con l’aiuto dei cani da traccia, «ma non abbiamo individuato l’autore del ferimento, anche perché, purtroppo in zona è molto diffuso il fenomeno del bracconaggio», hanno spiegato dalla polizia provinciale.
Venti i cacciatori autorizzati a sparare, così come stabilito dal decreto di palazzo Muzio e i colpi messi a segno hanno permesso di abbattere quattro femmine adulte, una femmina giovane, due piccoli e un maschio giovane. Tutte categorie previste dal piano di abbattimento straordinario disposto dalla Provincia di Sondrio.
«La giornata si è svolta secondo le regole - afferma il presidente del comitato caccia del comprensorio di Morbegno, Enrico Marchesini- ma vorrei sottolineare che stiamo eseguendo in modo responsabile le disposizioni imposte dal provvedimento provinciale in una zona che anche prima era di ripopolamento e cattura. E il nostro intervento non si limita a questo».
I cacciatori, infatti, si stanno occupando anche della campionatura di sangue, lingua e interiora delle bestie abbattute, «per analizzarne lo stato di salute, visto che sono presenti fenomeni ampi di consanguineità che minano le caratteristiche della specie». I cacciatori torneranno sulla Colmen anche giovedì prossimo.
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