Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 18 Marzo 2010
Alla Badoni di Costa Masnaga
i lavoratori sono in assemblea
I dipendenti della Badoni di Costa Masnaga hanno organizzato un presidio della stabilimento per evitare che dai cancelli escano prodotti o macchinari. Venerdì 19 in Provincia si terrà un incontro tra l'assessore Fabio Dadati e la cordata di imprenditori interessati a rilevare l'azienda
Una vicenda ingarbugliata quella della Badoni, perché le certezze sono poche. La proprietà ha messo in liquidazione l'azienda perché gli ultimi dati di fatturato indicherebbero un costante calo. Da qui l'interesse di una cordata di imprenditori – alcuni del territorio, altri no – gli stessi che già due anni fa avevano cercato di acquistare la Badoni, dopo aver realizzato anche un piano di sviluppo industriale. Tuttavia allora la trattativa si era arenata. Oggi la cordata è tornata a manifestare interesse per la Badoni, ma la proprietà dubita della reale presenza di quest'ultima, e d'altro canto la cordata diffida delle reali intenzioni della proprietà. Così l'amministrazione provinciale sta intessendo un'azione di mediazione tra le parti e venerdì 19 incontrerà gli imprenditori interessati all'acquisto.
«Ieri (martedì 16, ndr) è arrivata all'improvviso la decisione della proprietà di trasferire in fretta e furia l'ultimo riduttore in produzione (non ancora ultimato) a un'azienda terzista – dice Mario Venini della Fiom - Una decisione che ha provocato l'ira delle maestranze, che si sono subito riunite in assemblea permanente per impedire che un camion portasse via il riduttore destinato a un laminatoio in Arabia Saudita».
Lo sciopero è scattato alle 14 e 30 di martedì ed è ancora in corso. Nella notte le 27 maestranze della Badoni hanno presidiato lo stabilimento: «Per evitare che ci portino via il lavoro – dice Adriano, uno dei dipendenti – Il lavoro è poco e se ci portano via anche questo riduttore non avremo più nulla da fare. La situazione è assurda e incomprensibile. La proprietà ci ha raccontato che dall'Arabia Saudita è stato richiesto di anticipare l'invio del riduttore, ma così verrebbe spedito senza essere ultimato. Molto più probabilmente la proprietà ha fretta di incassare i soldi di questo prodotto». Le maestranze rimarranno in assemblea permanente.
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