Cronaca / Circondario
Venerdì 04 Aprile 2014
Algat: sull’organico
la trattativa con la proprietà
Comincerà martedì 8 la trattativa per cercare di ridurre al minimo gli esuberi alla Algat di Vagreghentino
Comincerà martedì 8 la trattativa per cercare di ridurre al minimo gli esuberi alla Algat di Vagreghentino, l’azienda specializzata in profilatura di particolari in alluminio destinati al settore automotive.
La Algat fa parte di un gruppo torinese che è entrato in fallimento lo scorso luglio e alcuni giorni fa la sede lecchese è stata acquisita dal gruppo Cnl, che possiede già alcune società qui sul territorio.
«Siamo stati a Torino per il primo incontro conoscitivo - spiega Elena Rossi, della Fiom, che sta seguendo la vicenda insieme al sindacalista Emilio Castelli della Fim - E la società ci è sembrata propositiva e interessata, anche se il contratto che ha firmato con la curatrice della procedura, Manuela Bianchi, riguarda solo 25 persone».
Ciò significa che la Cnl si impegnerà ad assumere solo 25 dipendenti, anche se i lavoratori totali della Algat di Valgreghentino sono complessivamente 49. Comincerà settimana prossima una discussione con la Cnl e noi puntiamo alla conservazione dell’attuale organico, per evitare licenziamenti. Siamo infatti convinti che questa azienda abbia le potenzialità per continuare a lavorare a pieno regime», dice Elena Rossi.
La cessione del ramo d’azienda, in base alla legge concorsuale, potrà avvenire solo quando sindacati e azienda avranno raggiunto un accordo sul numero di dipendenti da coinvolgere nell’affitto della Algat. Non sarà facile raggiungere l’intesa, perché già in precedenza la Cln aveva manifestato interesse per la sede di Valgreghentino, ma non era disponibile a riassorbire tutto il personale.
Attualmente tutti i 49 dipendenti restano in forze all’azienda che continua a lavorare al 50 per cento per evadere gli ordini destinati alle più conosciute case di automobilismo italiane ed europee.
Dallo scorso mese di luglio i lavoratori si trovano in cassa integrazione straordinaria, procedura che ha da poco ricevuto il nulla osta da parte del ministero del lavoro e quindi presto l’Inps comincerà a pagare le mensilità arretrate per i dipendenti.
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