Albavilla bersagliata dai ladri

Preso l’oro, ignorati i computer

AlbavillaAlmeno due dei cinque tentativi in più zone sono andati a segno

Una vittima: «C’è paura. Hanno controllato ovunque, anche nella teiera»

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Non si placa l’allarme sicurezza tra Albavilla e Albese con Cassano: una raffica di furti e tentativi di furto che ha preso di mira i due paesi.

L’ennesimo episodio si è verificato nella serata di martedì all’inizio di via Partigiana, la strada a tornanti che sale dal centro paese verso l’Alpe del Viceré. Mentre i proprietari di casa erano in palestra, i ladri sono entrati in azione e hanno rubato tutto l’oro e i pochi contanti che la famiglia aveva in casa, per un ammontare complessivo di poco superiore ai 2000 euro. Nella stessa serata ci sono stati due tentativi sventati, uno in via ai Monti e uno in via Tocchetti a Saruggia, e un altro episodio in via Brianza.

Sempre con il buio

Il paese è stato quindi bersagliato dai ladri, che hanno agito come sempre in concomitanza con l’arrivo del buio e della sera. Il racconto della famiglia di via Partigiana rivela le consuete modalità di azione dei ladri. “Io e mio marito siamo usciti di casa intorno all’ora di cena per andare in palestra e siamo rientrati intorno alle 22: praticamente saremo stati fuori casa circa un paio di ore – racconta la proprietaria, Cristina Lezzeni – Quando siamo rientrati, abbiamo trovato il finimondo: la casa è stato completamente messa a soqquadro e controllata in ogni angolo. Hanno agito probabilmente con molta calma alla ricerca di denaro e di ori”. I ladri, che molto probabilmente hanno agito in gruppo, sono entrati in azione quando la famiglia era fuori casa, forzando e danneggiando la porta di ingresso. La casa si trova in una zona periferica del paese, vicino ai boschi che si inerpicano verso la montagna e l’Alpe del Viceré. I ladri hanno quindi potuto agire indisturbati. Una volta entrati in casa, come sempre capita nelle dinamiche dei furti, sono andati a cercare oro, gioielli e soldi nelle camere da letto.

Rovistato ovunque

“Hanno rovistato ovunque e hanno gettato a terra tutto – prosegue nel racconto la proprietaria – Non gli interessava nulla del pc o dell’Ipad, che avevo usato poco prima di uscire, anche perché probabilmente sono tracciabili: il loro interesse erano i soldi e gli oggetti di valore. Al nostro rientro siamo rimasti scioccati: hanno addirittura aperto tutti i mobili della cucina e hanno rovistato nelle zuccheriere, nelle teiere e nelle tazzine, perché sicuramente pensavano che avevamo nascosto anche lì dei soldi o dei gioielli, che in realtà non ci sono”. Alla famiglia non resta che la frustrazione e la paura per quello che è successo: “Non è tanto il valore economico, ma quello affettivo dei ricordi di famiglia – chiosa la proprietaria – oltre al disagio che ti provoca il fatto che sconosciuti mettano le mani ovunque nelle tue cose, per non parlare dei danni. Arrivare a serata inoltrata e trovare la porta rotta e tutto sottosopra. Non ci sentiamo sicuri e quanto sta succedendo non fa che aumentare la paura e l’insicurezza di noi cittadini”.

Simone Rotunno

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