Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 07 Settembre 2013
Al Romegialli libri digitali
Ridotta la spesa per i testi
Un risparmio tra il 20 e il 30 per cento rispetto al cartaceo
È il secondo anno che la scuola aderisce a un progetto regionale
Il digitale è una realtà all’Istituto Romegialli di Morbegno. Già da un anno. Gli studenti della classe seconda istruzione e formazione professionale e le quarte A e B del corso manutenzione e assistenza tecnica, anche per l’anno scolastico che si sta avviando (al Romegialli le lezioni inizieranno giovedì 12 settembre), adotteranno i libri di testo digitali, grazie al progetto “Generazione Web Lombardia”.
Il futuro in classe
Il referente è il professor Domenico Longobardi, docente di materie disciplinari tecniche che intravede il futuro, nell’avvento del digitale nelle scuole italiane. «Sarà un processo lento e credo che se lo Stato dovesse decidere di introdurre in tutte le scuole del Paese i testi digitali ci vorrebbe almeno un decennio per arrivare a una completa integrazione delle tecnologie nella didattica, ma questo è il futuro e presto o tardi ci arriveremo».
Al Romegialli la sperimentazione è già partita riscuotendo un buon livello di gradimento, specialmente da parte dei ragazzi più grandi. «I primini hanno riscontrato più difficoltà, ma nel complesso l’esperienza è stata positiva, anche se i testi riproducono fedelmente in formato Pdf le pagine del libro cartaceo, mentre l’augurio è che ci sia un’evoluzione verso proposte più interattive, con maggiori collegamenti esterni».Con il digitale risparmiano anche le famiglie, visto che il prezzo dei libri che si caricano sui tablet o sui notebook costano tra il 20 e il 30% in meno rispetto ai testi scolastici tradizionali.
«Il progetto prevede che in tutte le classi coinvolte venga installata una Lim, a ogni studente abbiamo fornito un tablet e la lezione in classe si svolge con entrambe gli strumenti». Per i ragazzi non è comunque facile il passaggio dalla didattica tradizionale a quella tecnologica: «Le distrazioni con i tablet sono più facili visto che oltre al libro i ragazzi possono collegarsi ad Internet, chattare o giocare, ma sappiamo che per gli studenti di oggi l’apprendimento non è più monocanale, ma multicanale e starà a noi docenti e alla scuola riuscire a ricercare il metodo più adatto e funzionale alle nuove generazioni, selezionando i contenuti e le forme di accesso alle tecnologie più adatte alla formazione». È un processo dunque in divenire che impegna non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti, che proprio grazie al progetto della Regione Lombardia sulla digitalizzazione delle scuole possono accedere ai fondi per la formazione dei docenti.
«I corsi di Generazione web si pongono l’obiettivo del rinnovamento del modello didattico e dei luoghi di apprendimento».
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